A DISTANZA DI 10 ANNI ANCORA BOLOGNA… E FILIPPO INZAGHI
A gennaio 2019 Sinisa è approdato (per la seconda volta in carriera) sulla panchina del Bologna. Quando si dice il destino. Nel club rossoblu ha sostituito Filippo Inzaghi, di cui aveva già preso il posto al Milan. Sinisa aveva preso un Bologna che navigava in zona retrocessione. All’esordio ha vinto in casa dell’Inter e la squadra ha ottenuto la permanenza in serie A con un turno di anticipo: 30 punti conquistati in 17 giornate, decimo posto in classifica. Nelle stagioni successive ha sempre centrato l’obiettivo stagionale. Il rapporto Mihajlovic-Bologna nel corso del tempo è diventato solido. Lo sarà ancora di più, quando Sinisa nel luglio 2019 in una conferenza stampa, che ha commosso tutti, ha annunciato di essere ammalato di leucemia. Mihajlovic non ha preso parte al ritiro, ma la squadra è con lui. Ha il sostegno e l’affetto di tutti, dal club alla città.
25 AGOSTO 2019: LA SORPRESA A VERONA
Sinisa non ha mai lasciato i suoi giocatori. Gli allenamenti gli ha seguiti e condotti da remoto. Dopo 44 giorni dall’annuncio della malattia, il 25 agosto 2019 si è presentato a sorpresa per la prima di campionato al Bentegodi di Verona per sedersi in panchina, nonostante le precarie condizioni di salute.
LA VITTORIA CONTRO L’INTER. I GIOCATORI CANTANO: SINISA IS ON FIRE
La squadra è stata affidata temporaneamente a Tanjga, storico vice dell’allenatore serbo, e ad aprile il Bologna ha vinto contro l’Inter. Il giorno dopo i giocatori si radunano all’esterno dell’ospedale Sant’ Orsola dove è ricoverato Sinisa per dedicargli la vittoria. “Sinisa is on fire” hanno cantato i giocatori sotto la finestra della stanza del loro allenatore.
"Mi avete fatto questa c...o di sorpresa. Avevo promesso di non piangere. Mi avete fatto ringiovanire di dieci anni, vi voglio bene", aveva detto Mihajlovic.
SPEZIA-BOLOGNA, L’ULTIMA PARTITA
Spezia-Bologna (2-2) dello scorso 4 settembre è stata l’ultima panchina di Sinisa Mihailovic. Due giorni dopo l’ufficialità da parte della società dell’esonero. La panchina veniva affidata a Thiago Motta.
L’ULTIMA APPARAZIONE IN PUBBLICO… DA ZEMAN
Ad inizio dicembre Sinisa Mihajlovic ha voluto fare una sorpresa all’allenatore boemo Zdenek Zeman che, in una libreria di Roma, presentava il suo libro autobiografico. Grande emozione. Un caloroso abbraccio fra i due. “Prima di lui si giocava per non perdere – ha sottolineato il tecnico serbo rivolto all’amico Zeman - Non ha vinto trofei sul campo ma in realtà ha vinto molto più degli altri, perché ha portato in Italia qualcosa di nuovo: ha lasciato un segno.
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