CIAO SINISA: MIHAJLOVIC CALCIATORE, LE PUNIZIONI VINCENTI

Submitted by alessio.berton on Tue, 12/20/2022 - 13:51
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Redazione
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Da giocatore ha vinto tutto. Una carriera ricca di momenti emozionati, memorabili e di trofei. Sinisa Mihajlovic, nato il 20 febbraio 1969 a Vukovar da madre croata e padre serbo, è cresciuto a Borovo. Da giovane ha vissuto il dramma della guerra in Jugoslavia. La sua carriera da calciatore è iniziata in patria con le maglie della Vojvodina e Stella Rossa Belgrado (1990) dei fenomeni Savicevic, Prosinecki, Stojanovic e Jugovic. Successivamente l’approdo in Italia. Un legame indissolubile fra “Miha” e il nostro Paese, a partire dal 1992, anno in cui ha firmato per la Roma. In Italia ha giocato nella Sampdoria, Lazio ed Inter dove nel 2006 ha appeso le scarpe al chiodo e, grazie a Roberto Mancini, ha iniziato la carriera da allenatore. Sinisa si è subito distinto per le sue grandi doti tecniche e geniali, per la forte personalità in campo e fuori, per il carattere diretto e schietto. Un guerriero, un combattente, uno che non ha mai mollato. Sinisa è salito agli onori delle cronache sportive, e non solo in Italia, soprattutto per i suoi micidiali calci piazzati. Le sue punizioni erano qualcosa di straordinario: un mix tra potenza e precisione chirurgica. Con quei “sinistri terrificanti” per i portieri avversari il più delle volte non c’era scampo.

 

CALCI DI PUNIZIONE E IL CALCOLO DELL’UNIVERSITÀ DI BELGRADO SULLA VELOCITÀ DEL TIRO

Con il suo sinistro potente e preciso, Mihajlovic era considerato uno dei maggiori specialisti nel calciare le punizioni. Negli anni della Stella Rossa i suoi calci piazzati divennero oggetto di studio del dipartimento di fisica dell’Università di Belgrado. Risultato: i suoi tiri potevano raggiungere una velocità massima di 160 km/h. In Italia, Sinisa perfezionò ulteriormente le doti balistiche. Non più centrati solo sulla potenza, ma i suoi tiri divennero progressivamente sempre più precisi. Una meraviglia vedere Sinisa calciare le punizioni. Un gesto tecnico di rara bellezza e potenza: sia da fermo senza prendere la rincorsa, sia di potenza, con la lunga rincorsa.

 

24 ANNI FA LA STORICA TRIPLETTA SU PUNIZIONE DIRETTA ALLA SAMPDORIA: L’ANEDDOTO CON MANCINI

Il 13 dicembre 1998 Sinisa Mihajlovic, con addosso la maglia della Lazio, è entrato nella storia della serie A per le tre reti realizzate con il suo mancino potente, tutte su calcio di punizione diretta in un’unica partita, quella contro la Sampdoria. Record che ancora oggi appartiene a Miha. E difficilmente potrà essere eguagliato o addirittura infranto. A questa storica tripletta è legato un simpatico aneddoto raccontato nella sua autobiografia: “Roberto Mancini mi disse ti do un milione per ogni gol che segni…, scelse il giorno sbagliato”. In realtà anche Beppe Signori segnò una tripletta su punizione. Ma i primi due gol furono su punizione di seconda.

 

IL BOTTINO DI GOL: 28 SU PUNIZIONE

In tutte le squadre in cui ha giocato (Roma, Sampdoria, Lazio ed Inter), Sinisa, il “re delle punizioni”, ha sempre vinto qualcosa e lasciato il segno. Mihajlovic è il giocatore che ha segnato il maggior numero di gol realizzati in serie A su calcio di punizione dal 1987, 28 reti, fra cui la storica tripletta su punizione diretta contro la Sampdoria ai tempi della Lazio. In 455 partite, ha conquistato un bottino di 69 gol, 55 assist.

 

SINISA MIHAJLOVIC: “SE AVESSI I SEGRETI LI DIREI, MA È VERO CHE POTREI SCRIVERE UN LIBRO SULLE PUNIZIONI…”

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, l’allora allenatore del Bologna dichiarò in merito ai suoi calci piazzati: “Nella punizione ho sempre guardato il portiere fino all’ultimo: quindi se lui faceva un passo per voler fare il furbo e andare… sopra la barriera, io davanti a quello spostamento acceleravo e gli mettevo la palla sul suo palo… Se invece lui stava fermo, io nell’ultimo mio passo rallentavo e la mettevo sopra la barriera. Saperle calciare è un dono, poi però si può insegnare e dire dove devi mirare… Per quanto mi riguarda, non c’è mai stata una punizione in cui non ero convinto di fare gol. Fino a due anni fa le calciavo, ed ero meglio di molti calciatori”.

 

(Credits: Getty Images)

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