QATAR 2022:, CHI È "EL DIBU" MARTINEZ, IL MIGLIOR PORTIERE DEL MONDIALE

Submitted by federico.tireni on Tue, 12/20/2022 - 16:43
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Redazione
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Prima si è distinto in campo, poi fuori. Sul palco dopo la consegna del premio come miglior portiere del Mondiale 2022, Emiliano Martinez, 30 anni, si è reso protagonista di un gesto goliardico, considerato disgustoso, sotto i riflettori di tutto il mondo, che ha scatenato le non poche critiche. E non è la prima volta. Era già accaduto nel 2021 nel corso della premiazione per la Copa America. Un’esultanza un po’ troppo sopra le righe, brutta, non propriamente sportiva che ha lasciato ammutoliti i presenti, fra cui il presidente della Fifa, Gianni Infantino, e Al Thani, l’emiro del Qatar, che hanno premiato Martinez con il “Golden Glove”. La risposta del portiere, nato il 2 settembre 1992 a Mar del Plata, non è stata da gentleman. Martinez, soprannominato Dibu, ha preso il guanto d’oro e lo ha messo sulle parti basse lasciandosi andare ad un gesto volgare. Gesto che è diventato subito virale sui social rischiando di offuscare le imprese sportive del portiere di Scaloni ai Mondiali. In Qatar è stato uno dei trascinatori, degli eroi dell’Argentina Campione del Mondo. Dibu, infatti, con le sue prodezze durante le partite e ai rigori ha contribuito alla vittoria del titolo iridato che nella bacheca dell’Albiceleste mancava dal 1986.

 

LE PARATE DECISIVE

E’ ancora sotto gli occhi di tutti la straordinaria deviazione con i piedi con cui ha neutralizzato il potente tiro di Kolo Muani nella finale contro la Francia. Minuto 123 del secondo supplementare sul punteggio di 3 a 3, il “numero uno” dell’Aston Villa ha salvato il risultato. “Grazie a Dio ho tirato fuori quel piede – ha dichiarato da campione del mondo - E' stata una partita in cui abbiamo sofferto. I rigori? Ho fatto ciò che dovevo, quello che sognavo. È il momento in cui devo dare tranquillità ai miei compagni perché ancora una volta mi hanno tirato tre volte e hanno segnato tre gol. Peccato non aver neutralizzato il penalty a Mbappé nella serie dei rigori ma almeno ce l’ho fatto con Coman e poi i miei compagni hanno fatto il resto”. Altro intervento top, la formidabile respinta su Kuol al 97’ contro l’Australia agli ottavi che ha evitato il pareggio all’ultimo minuto. Protagonista, poi, anche alla lotteria dei rigori dove ha parato il tiro dal dischetto del francese Coman. Nei quarti di finale contro l’Olanda, invece, a Van Dijk e Berghuis. Martinez è diventato uno dei pilastri indiscussi di Scaloni.

 

I MOTIVI DEL GESTO

L’ho fatto perché i francesi mi hanno fischiato. L’arroganza con me non funziona - ha dichiarato il portiere dell’Albiceleste alla radio argentina La Red - Dedico questa Coppa del Mondo e questo riconoscimento alla mia famiglia. Vengo da un posto molto umile, sono andato in Inghilterra giovanissimo. Questo è per loro”. Atteggiamenti non certo sportivi si sono verificati anche negli spogliatoi. Martinez, insieme ai compagni, ha dedicato un coro poco carino nei confronti di Mbappé e degli avversari.

 

I DUE VOLTI DI MARTINEZ

Dibu è carismatico, pittoresco e “caldo” quando scende in campo. Tranquillo fuori. Lo stesso portiere argentino, qualche mese fa, aveva spiegato il perché del suo temperamento così caliente sul terreno di gioco: “Generalmente sono un tipo molto tranquillo. Ma quando sale l’adrenalina mi trasformo. Mia moglie a volte mi sgrida e mi dice ‘Ma come fai a essere così diverso tra il campo e fuori!”.

 

MARTINEZ E I CALCI DI RIGORE

E’ uno specialista sui calci di rigore o piazzati più in generale. Dibu si comporta in modo da indispettire gli avversari. E’ solito muoversi lungo la linea di porta ed ingaggiare schermaglie verbali con gli stessi, nel tentativo di distrarli e deconcentrarli. “Cerco di mettere fretta agli attaccanti che stanno per prendere una decisione. Invece di permettere a loro di mettere fretta a me, o concedergli del tempo per fargli fare quello che vogliono, mi assicuro che io sia già lì così che loro non sappiano cosa fare. Questo rende difficile per loro segnare”. Voglio che la mia squadra sappia che sono lì a toglierle le castagne dal fuoco”.
L’argentino è solito passare buona parte del suo allenamento ad esercitarsi proprio su questi particolari. Durante il lockdown, Martinez si è allenato con uno spara palloni con l’aiuto della moglie. Nella semifinale della Copa America 2021 contro la Colombia ha respinto tre rigori. In Qatar 2022 ha consolidato il ruolo di portiere top con interventi decisivi. Due penalty respinti ai quarti di finale contro l’Olanda e uno nella finale contro la Francia.

 

LA PROMESSA, LO PSICOLOGO E LO YOGA

Presente al pesante ko dell’Argentina contro la Francia ai Mondiali russi, Emiliano Martinez aveva promesso al fratello che avrebbe giocato in Qatar. Obiettivo centrato alla grande. A riacquistare fiducia in se stesso ha contribuito uno psicologo che gli è stato vicino dal 2018 a seguito della non felice esperienza in prestito al Getafe. "Avevo perso l’amore per il calcio, non guardavo più le partite, nemmeno in televisione, è stato fondamentale" aveva dichiarato Emiliano. Ruolo importante hanno avuto anche yoga e pilates.

 

IL SOPRANNOME DIBU

Arriva da serie Tv argentina “Mi familia es un Dibujo” che significa “La mia famiglia è un disegno”. A Martinez è affibiato il soprannome Dibu per la somiglianza che aveva da ragazzo con il protagonista della serie Tv. Soprannome dato ai tempi in cui giocava nelle giovanili dell’Independiente.

 

(Credits: Getty Images)

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