Nuovo appuntamento europeo per l'Olimpia Milano che affronta questa sera in casa l'As Monaco. Situazioni opposte tra le due squadre. Le Scarpette Rosse arrancano, anche se nell'ultimo turno in Europa sono riusciti a fermare la striscia di nove sconfitte consecutive, mentre la squadra del Principato ha un ottimo record di 10-4 ed è saldamente in zona playoff. Il potenziale per giocare alla pari c'è, da parte dei campioni d'Italia, ma la classifica dice altro: anche dopo la vittoria dell'ultimo turno (a cui ha fatto subito seguito una caduta in campionato a Trento che ha fatto infuriare Ettore Messina, Olimpia Milano-Monaco vede pendere il pronostico dalla parte degli ospiti.
OLIMPIA MILANO-MONACO, L'INSIDIA DELL'EX
Milano deve affrontare una squadra che ha tra i propri punti di forza un ex come Mike James, sicuramente uno dei giocatori cestisticamente più forti presenti in Eurolega, ma anche un "cavallo pazzo" in grado di vincere e perdere una partita da solo. L'Olimpia potrebbe forse prendere spunto da quanto accaduto venerdì scorso a Berlino contro l'Alba che per 40' ha giocato con una difesa "box and one": zona, ma con un uomo sempre attaccato addosso a James, situazione che ha irritato non poco lo statunitense. Nel post-partita ha parlato di scelta "ridicola" da parte dei tedeschi, fatto sta che l'Alba (ultima in classifica) ha perso di soli tre punti in una gara che non avrebbe dovuto avere storia.
OLIMPIA MILANO-MONACO, LA RINCORSA DELLE SCARPETTE ROSSE
Un gradino più su dei tedeschi (3-11) c'è Milano (4-10), a cui la vittoria 71-67 a Belgrado contro la Stella Rossa non ha dato sufficiente abbrivio per non cadere pochi giorni dopo in campionato. Ora torna l'Europa, la distanza da ricucire è di sole tre partite per arrivare nelle prime otto. Non è incolmabile, ma servirebbe una striscia importante di vittorie. Milano ha appena sconfitto una delle formazioni più in condizione di tutta l'Eurolega, la Stella Rossa e lo ha fatto a domicilio. Può e deve credere nelle proprie possibilità, ma ha bisogno che i nuovi siano effettivamente dei fattori come hanno fatto in Serbia sia Billy Baron (19 punti) che Brandon Davies (15 più 6 rimbalzi e 7 assist). Sotto questo aspetto sembra mancare soprattutto Voigtmann, a lungo inseguito in estate e al momento una meteora.
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