SERIE B, BARI E GENOA PER UNA NOTTE STELLARE

Submitted by alessio.berton on Mon, 12/26/2022 - 11:32
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Notte di stelle in Serie B, con fuochi d'artificio pronti al San Nicola per Bari-Genoa, posticipo del Boxing Day all'italiana. Al momento le due squadre, che saranno protagoniste lunedì 26 dicembre alle 20.30 nel match valido per la diciannovesima giornata, ultima del girone d'andata, occupano con gli stessi punti il terzo posto della classifica a quota 30, frutto però di un percorso diverso, non solo per le aspettative iniziali: i pugliesi, neopromossi, rappresentano una delle sorprese più liete del torneo, insieme al loro allenatore Michele Mignani, all'esordio assoluto nella categoria dopo tanta gavetta in C; i liguri, al contrario, erano insieme al Cagliari la favorita per la promozione diretta, sono ancora in corsa per l'obiettivo, ma sono dovuti già ricorrere all'avvicendamento in panchina, con Gilardino che ha preso il posto di Blessin, guru di un calcio aggressivo che però non ha dato i suoi frutti, come del resto era successo anche nel girone di ritorno in Serie A, chiuso con la retrocessione.

 

BARI REGINA DEI PAREGGI

Dicevamo dei percorsi. Il Bari è la regina dei pareggi: sono ben nove, come nessun altro in Serie B. I conti sono facili: una X ogni due partite. È anche la squadra che perde meno: le sconfitte sono soltanto due, oltretutto consecutive, nel periodo che va dal 15 al 22 ottobre, durante il quale arrivò anche l'eliminazione dalla Coppa Italia ad opera del Parma. I risultati utili consecutivi, dopo lo 0-0 sul campo della Reggina, sono saliti a otto. Mignani è rimasto in alto malgrado l'assenza di Walid Cheddira, capocannoniere del campionato con 9 gol insieme al palermitano Brunori e protagonista al Mondiale con il suo Marocco, dove era la riserva di En-Nesyri. In Qatar non è riuscito a segnare e si è fatto anche espellere contro il Portogallo: lunedì giocherà e ha già preannunciato di voler tornare al gol. Senza di lui è salito in cattedra Folorunsho, centrocampista con il vizio del gol che ha messo il timbro sia contro il Cittadella che con il Modena, prima dello 0-0 con la Reggina. Senza di lui il Bari è rimasto il miglior attacco del torneo, 29 reti come Pisa e Reggina.

 

GENOA, CHE SVOLTA CON GILARDINO

Il Genoa ha acquistato Coda in estate per regalare a Blessin la prima punta infallibile che in Serie A gli era mancata. Ha dovuto prendere un ex grande centravanti per svoltare, Alberto Gilardino, che ora non fa più l'attaccante ma l'allenatore: tre partite, sette punti, e - udite udite - zero gol subiti. Ecco la vera svolta. Non che il Genoa ne prendesse tanti nella vecchia gestione, era una squadra solida, che si era un po' smarrita, e con il cambio di allenatore ha ritrovato la voglia di lottare su ogni centimetro: 2-0 al Südtirol, 0-0 ad Ascoli, 1-0 alla capolista Frosinone. Antonucci, il 4 dicembre, è stato l'ultimo in grado di far male al Grifone. Ora Gilardino spera di trovare la chiave giusta per rilanciare Coda, che è comunque il capocannoniere della squadra con 6 reti, ma non ancora il giocatore ammirato a Lecce l'anno scorso.

 

BARI E GENOA PER UN POSTO AL SOLE

Il Bari ha sicuramente una rosa sulla carta inferiore al Genoa, ma il campo, al momento, ha detto che le due squadre si equivalgono. Due precedenti possono dare coraggio ai pugliesi: in trasferta, contro le altre due grandi piazze del Sud, i rossoblù hanno perso, sia a Palermo che a Reggio Calabria. Il sostegno del pubblico, allora, sarà un'arma importante come il rientro di Cheddira. Certo, anche Gilardino può aggrapparsi a qualche dato utile: malgrado l'entusiasmo della tifoseria, in casa il Bari ha vinto appena due partite, tra l'altro entrambe in goleada, contro Brescia e Modena. Significato? Se il Genoa saprà complicare la vita agli avversari, potrebbe uscire indenne dal San Nicola.

 

(Credits: Getty Images)

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