BOXING DAY, PERCHÉ IN PREMIER LEAGUE SI GIOCA IL 26 DICEMBRE

Submitted by alessio.berton on Tue, 12/27/2022 - 10:53
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Redazione
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C’era una volta il Boxing Day e, per la gioia di chi ama le tradizioni, c’è ancora. Ma cos’è il Boxing Day e perché in Premier League si gioca un’intera giornata (salvo posticipi) il 26 dicembre, proprio dopo Natale? Se pensate a motivi commerciali dovuti al ricco business del campionato inglese, per una volta siete fuori strada. Vi diamo un’indizio prima della spiegazione: box, in inglese, vuol dire scatola. Dai, ci siamo quasi.

LE ORIGINI DEL BOXING DAY

Premessa numero uno: Boxing Day non è una locuzione legata al calcio. Anzi, il calcio non ha nulla a che fare con la definizione. Premessa numero due: non c’è una data esatta nella quale collocare l’inizio della tradizione. Fine delle premesse, veniamo ai fatti, o meglio alle ipotesi. In epoca medievale e post-medievale i membri delle classi agiate inglesi (colonie comprese) erano soliti preparare dei doni per i più poveri, doni che venivano inseriti in apposite scatole. Secondo alcuni, consistevano anche semplicemente nei resti del pranzo di Natale regalati ai domestici, cui veniva concesso, il giorno successivo, di trascorrere del tempo con le rispettive famiglie. In base ad altri documenti, le scatole erano quelle predisposte nelle chiese durante l’intero periodo natalizio all’interno delle quali inserire dei doni che sarebbero stati aperti il 26 dicembre e offerti ai poveri. In ogni caso, il concetto di base è lo stesso: un giorno di regali per i meno fortunati.

IL BOXING DAY E LO SPORT

Visto che il 26 dicembre era per l’Inghilterra e tutto il Commonwealth un giorno di festa, durante il quale anche i poveri ricevevano regali, il passaggio alla tradizione sportiva è arrivato quasi naturale. Lo sport, del resto, è per le masse, in particolare il calcio e il rugby, discipline tipicamente britanniche, anche se il Boxing Day è un giorno speciale anche nell’ippica, quello del King George VI Chases. Sin dall’inizio gli inventori del football hanno cominciato a organizzare partite nel nostro Santo Stefano, inizialmente amatoriali, poi ufficiali, a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, con i primi campionati. Da allora è diventata una tradizione mai persa, anche e soprattutto nel calcio attuale: in un giorno di festa è ancora più semplice riempire gli stadi, per quanto in Premier League, ormai, non ci sia una sola partita con gli spalti vuoti.

IL BOXING DAY IN ITALIA

Il 26 dicembre è diventato tradizionale da qualche anno anche nel campionato italiano, ma soltanto in Serie B, dove la consueta lunga sosta natalizia è stata posticipata. In Serie A, invece, l’esperimento è durato poco: diverse, del resto, sono le nostre tradizioni, più propense a vedere nel giorno di Santo Stefano una prosecuzione del Natale, da trascorrere dunque in famiglia, soprattutto al Sud, piuttosto che allo stadio, che, appunto, al contrario dell’Inghilterra, non è visto come un luogo di divertimento per tutti, uomini, donne e bambini. A Londra la pensano diversamente e ormai anche noi l’abbiamo imparato: così gli appassionati più sfrenati restano sì a casa, ma con la tv accesa a guardare le partite di Premier League. E perché no, anche di Serie B.

(Credits: Getty Images)

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