3 PER TE: GOL, SANZIONI E MARCATORI

Submitted by greta.torri on Sat, 09/26/2020 - 12:36
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Greta Torri
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Cosa ci si può aspettare da questa seconda giornata di campionato se non gol a raffica, cartellini branditi dall’arbitro con la grazia inflessibile della Statua della Libertà, allenatori che faranno avanti e indietro tra panchina e bordocampo e voi sul divano a fremere come tigri in gabbia?
Insomma, una giornata come le altre, un tranquillo weekend… da paura per ogni calciofilo che si rispetti. Vediamola nel dettaglio.

INTER-FIORENTINA. LUKAKU VIDAL E HAKIMI TRA MARCATORI E ASSISTMAN


Per l’Inter la partita di stasera sarà un bel banco di prova per capire se sia migliorata dopo la delusione della ripartenza post lockdown (quando non ha saputo approfittare dei crolli di Juve e Lazio) o se invece non sia ancora al top della forma. Di sicuro il mercato è andato benone, hanno preso: Kolarov, Hakimi, perfetto per il gioco di Conte da attaccante aggiunto con una dote di 5 gol e 10 assist nella scorsa Bundesliga (e il ragazzo ha solo 21 anni), Perisic che è tornato dopo aver vinto giusto un triplete col Bayern Monaco (perché tornare va bene, ma tornare con trofei in più sul palmares è anche meglio), ma soprattutto Arturo Vidal, che ritrova (CARRAMBA!) il suo mentore Antonio Conte. Nessun giocatore ha segnato più gol di Vidal sotto la gestione di Conte nei cinque maggiori campionati europei (28, al pari di Eden Hazard). Non dimentichiamoci, però, di Romelu Lukaku che a quanto pare ama le partite d’esordio: ha segnato tre gol negli ultimi tre esordi stagionali tra Serie A e Premier. Così, solo per info.
E in casa Fiorentina? Lì c’è il più temuto dai nerazzurri, Giacomo Bonaventura, che ha realizzato quattro gol contro l’Inter in campionato, inclusa una doppietta con l’Atalanta al Meazza nel marzo 2014. Solo contro il Napoli ha segnato di più. Nella prima di campionato contro il Torino, la squadra di Iachini è partita alla grande, guadagnando 3 punti e mantenendo la porta inviolata. È vero che non avrà la rosa dell’Inter e magari non darà lo stesso spettacolo, ma la difesa potrebbe essere molto fastidiosa per i ragazzi di Conte visto che nelle ultime 8 partite ha subìto solo 5 gol.
Piccola curiosità: l’Inter è la squadra dei cinque maggiori campionati europei che ha segnato più reti di testa (26) nella scorsa stagione considerando tutte le competizioni. Che sia il metodo del primo gol?

NAPOLI-GENOA. VOLERANNO CARTELLINI?


Al San Paolo si sfideranno due squadre che durante lo scorso campionato non se la sono passata poi molto bene. Da una parte il Napoli che ha perso punti importantissimi per strada, tanto che quando è arrivato Gattuso al comando il quarto posto era già compromesso, ma almeno il posto in Europa League se lo sono andati a prendere con le unghie e i denti; dall’altra, invece, un Genoa che a poche giornate dalla fine del campionato non sapeva se si sarebbe salvata. Un po’ come gli studenti che aspettano di sapere se saranno promossi o bocciati: stessa ansietta, stesso sudorino freddo. Alla fine, però, il Grifone ce l’ha fatta e non a caso troviamo una squadra un po’ rivoluzionata e tanto per far capire che non hanno intenzione di ripetere gli stessi errori dell’anno precedente, hanno inflitto 4 gol al Crotone la scorsa settimana. Come dice il proverbio, chi ben comincia…ma torniamo a noi. Cosa ci possiamo aspettare da questa partita? In 8 degli ultimi 9 scontri diretti, il Napoli ha avuto una media gol di 2.5 e Insigne e Mertens sono partiti belli carichi, quindi la difesa del Genoa avrà il suo bel lavoro da fare.
Ma parliamo anche delle sanzioni: gli ospiti nella prima partita hanno visto ben 4 cartellini gialli (Ghiglione, Pandev, Zappacosta e Zajc). Dovranno fare attenzione se non si vogliono ritrovare a giocare in 10 contro 11 al San Paolo, non proprio una passeggiata di salute. Soprattutto Zappacosta che è partito bene (ha segnato uno dei gol contro il Crotone) ma deve stare attento a non commettere passi falsi che potrebbero compromettere le sorti del match.
Certo che se andiamo a vedere i precedenti, il Napoli ha perso soltanto una delle ultime 21 partite di Serie A contro il Genoa (gennaio 2012), restando imbattuto nelle 16 più recenti (11V, 5P). Ora, è vero che i padroni di casa sono favoriti, ma è anche vero che questa striscia positiva per il Napoli e molto ma molto negativa per il Genoa dovrà pur terminare. Che sia questa la volta buona per i liguri?
Piccola curiosità: Lorenzo Insigne è andato a bersaglio nelle ultime due partite di campionato; l’attaccante dei partenopei non trova il gol per tre match di fila in Serie A da settembre 2018.

BOLOGNA-PARMA. A PALACIO RISPONDE KURTIC


Sinisa Mihajlovic attende tra le proprie mura domestiche il Parma di Fabio Liverani in quello che si prospetta essere un incontro dall’esito già scritto. Ma sono proprio le partite che sembrano le più scontate a regalarci le sorprese più belle. Diciamo che, se guardiamo questi benedetti precedenti, effettivamente il Bologna non ha mai perso contro il Parma negli ultimi 3 incontri, ma mai dire mai.
Intanto ci siamo lasciati con il Parma che nelle ultime due trasferte della scorsa stagione ha portato a casa 6 punti, per cui, vincesse contro il Bologna in trasferta, andrebbe a 3 vittorie fuori casa di fila: ognuno ha i suoi obiettivi e questo potrebbe esserlo per il Parma che non arriva a 3 successi esterni consecutivi in Serie A da marzo 2014. Il dato negativo, la nuvola nera che affligge la banda Liverani è la quantità di reti subite: prende gol da ben 15 partite di fila in Serie A. Un numero notevole che denota qualche problema in difesa, problema che sicuramente non sarà sfuggito all’attenzione di quel volpone di Mihajlovic considerato poi che in rosa ha il terrore del Parma: Rodrigo Palacio. L’argentino è uno dei cinque giocatori ad aver segnato almeno 10 gol contro una singola avversaria e indovinate un po’ chi è la fortunata avversaria? Ottimo, proprio il Parma. Dato che abbiamo parlato di marcatori, un barlume di speranza per il Parma è riposto nei piedi di Roberto Inglese che ha realizzato quattro gol nelle ultime cinque sfide di campionato contro il Bologna, solo contro l’Udinese ha segnato di più in Serie A (5 reti).
Il Bologna, però, non deve pensare di scendere in campo con le infradito, tutt’altro. Il Parma può comunque essere fastidioso se si pensa che la squadra di Sinisa è la vittima preferita di Jasmin Kurtic in Serie A (quattro gol).
Piccola curiosità: 3 dei 4 gol che Kurtic ha inflitto al Bologna, sono stati realizzati di testa. Occhio ai duelli aerei, Kurtic ha la testa dura!

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