E' la corsa di resistenza più dura e famosa del mondo, per tutti semplicemente la “Dakar”, che scatterà come tradizione vuole il 31 dicembre per concludersi il 15 gennaio. Arrivata all'edizione numero 45, quella che un tempo era la Parigi-Dakar e si svolgeva prevalentemente in Africa, oggi si chiama semplicemente Rally Dakar e già da diversi anni non si svolge più nel continente africano, ma prima si era spostato in Sud America e ora nella Penisola Arabica.
DAL MAR ROSSO AL GOLFO PERSICO
La prima edizione del raid nel deserto prese il via il 26 dicembre 1978 con il percorso che scattava dalla capitale francese per concludersi in Senegal proprio a Dakar. La particolare instabilità politica di alcuni degli Stati toccati dalla corsa costrinse gli organizzatori a scegliere un'altra via dal 2008, con il percorso che lascio l'Africa per approdare in in Sud America, tra Argentina e Cile e il terribile deserto dell'Atacama a fare da sfondo. Dal 2020 la carovana si sposta nuovamente trasferendosi questa volta in Arabia Saudita, con un percorso che ricorda maggiormente quello delle origini. Quest'anno si andrà dalle sponde occidentali del Mar Rosso fino a Dammam, sulla costa orientale e che si affaccia sul Golfo Persico.
I FAVORITI
Se originariamente le classi erano poche con auto, moto e camion, ora sono molte di più, con quad, prototipi, side by side e veicoli classici a completare la rosa. Tante le stelle da tenere d'occhio in questa edizione a partire dal qatariota Nasser Al-Attiyah, vincitore lo scorso anno tra le auto alla guida di una Toyota Hilux. Il partecipante più titolato è senza ombra di dubbio il francese Stephane Peterhansel, “Mister Dakar”, capace di vincere per ben 14 volte, 6 in moto (con il primo successo datato 1991) e 8 in auto, con l'ultima affermazione che risale al 2021. Nella stessa categoria partono tra i favoriti Carlos Sainz senior, padre del ferrarista, ma anche il compagno di marca Mattias Ekstrom e Sebastien Loeb, tutti ex rallisti in cerca di gloria anche tra le dune del deserto. Il britannico Sam Sunderland, già vincitore per tre volte della corsa, parte favorito nelle moto, insieme a Joan Barreda, Toby Price e Pablo Quintanilla.
GLI ITALIANI
Per quanto riguarda gli italiani occhi puntati su Franco Picco e su Ottavio Missoni Jr., oltre che su Paolo Lucci e Lorenzo Fanottoli, per una pattuglia che potrebbe togliersi qualche soddisfazione. Nel passato non sono mancate le vittorie azzurre in questa corsa massacrante e affascinante al tempo stesso. Il primatista è Edi Orioli, capace di vincere per ben quattro volte, poi c'è Fabrizio Meoni, l'ultimo italiano a trionfare in questa competizione nel 2002, e vittorioso in due occasioni, ma che ha conosciuto tragicamente anche la morte proprio in questa corsa nel 2005. Tra gli altri vincitori alla Dakar ci sono Francesco Perlini, due volte tra i camion, e Giacomo Vismara.
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