ROLAND GARROS 2020, LA PIOGGIA FAVORIRÀ GLI OUTSIDERS?

Submitted by greta.torri on Mon, 09/28/2020 - 15:38
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Marco Perciabosco
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Ieri ha preso il via il terzo e ultimo slam di questa travagliata stagione ATP e WTA. In quel di Parigi, Nadal va a caccia del 13esimo trionfo in questo torneo ma dovrà vedersela con Djokovic e Thiem su tutti. Nel tabellone femminile la Halep, dopo il successo a Roma, parte col favore del pronostico. Ma nelle “sabbie mobili” parigini, con la terra rossa del Roland Garros minacciata dalla pioggia, potrebbe davvero succedere di tutto.

RAFA CONTRO NOLE, LA FINALE PIÙ ATTESA


Un Roland Garros a fine settembre/inizio ottobre, spalmato su 9 giorni e non su 14, non si era mai visto. Quanto queste modifiche, insieme alla riduzione di pubblico (ammessi 11.500 spettatori al giorni) e alla già problematica stagione a intermittenza, può giustificare uno stravolgimento dei valori in campo? A vedere le proiezioni dei traders di tutto il mondo, Nadal e Djokovic come da prassi (ricordiamo che Federer è ai box) sono i primi due favoriti. Lo spagnolo che dal 2005 a oggi ha sempre vinto a Parigi tranne che nel 2009, 2015 e 2016 è pronto a battere un altro record. Il serbo, che qui ha vinto solo nel 2016 contro Murray, si è ripreso moralmente dalla squalifica agli US Open, vincendo a Roma e trovando quel giusto feeling con la terra rossa, nel più breve tempo possibile. Ecco perché al momento, la finale più attesa è anche quella più probabile. Ma ci sono molto “ma”…

TERRA BAGNATA, TERRA FORTUNATA, MA PER CHI?


Il primo ma, quello più grosso, è relativo alle condizioni meteo visto che a Parigi il freddo (minime anche giù fino ai 9°C) e la pioggia possono condizionare tantissimo testa e fisico dei tennisti, in special modo se i match saranno interrotti e poi riprese e anche per quanto riguarda le ore di pausa fra un match e l’altro visto che il palinsesto (già compresso) rischia di vedere tennisti che potrebbero arrivare a giocare 2 match nella stessa giornata. Ecco che entrano in ballo gli esperti della terra rossa, da Thiem (finalista per due volte fila e in formissima)al giovane Zverev che potrebbe avere dalla sua la freschezza e lo strapotere fisico. Nishikori, Cilic e Wawrinka sono vecchie volpi e possono usare dalla loro strategia e esperienza. Ecco perché se uno fra Nadal e Djokovic dovesse toppare, si aprirebbe una vera guerra senza confini per “imbucarsi” in finale. Ovviamente non sottovalutiamo i vari Tsitsipas, Medvedev e Schwartzman.

BERRETTINI, SINNER E FOGNINI: I 3 MOSCHETTIERI PRONTI ALL’ASSALTO.


Matteo, Jannik e Fabio, in rigoroso ordine di probabilità di successo in questo Roland Garros partono tutto come outsiders ma non per questo vanno sottovalutati. Certo l’obiettivo dei nostri non può essere la finale, ma il traguardo a cui potrebbero puntare potrebbero essere gli ottavi se non i quarti di finale. Fra i tre, Fognini è quello più incline alla terra rossa, sua superficie preferita. Il successo nel master 1000 di Montecarlo un anno e mezzo fa non può essere visto solo come un ricordo felice, ma come una motivazione per fargli ritrovare una costanza che ha sempre latitato nel suo gioco e nelle sue prestazioni. Sinner ha dalla sua l’entusiasmo (e ne abbiamo avuto la riprova nella grande vittoria contro Goffin) mentre Berrettini dei tre è sicuramente quello più in forma e il più compatto a livello tecnico e mentale. Insomma, vedere uno dei tre nei primi 8 non è così fantascienza.

DONNE, ANCORA UN NOME NUOVO PER LA VITTORIA?


Dal 2014 al 2019 l’albo d’oro femminile recita così: Sharapova, Serena Williams, Muguruza, Ostapenko, Halep e Barty. Questo per dire che Parigi non ha una regina, ma tante principesse. E questa edizione, proprio per i vari fattori di incertezza che attanagliano anche il tabellone maschile e che in quello femminile vengono innalzati all’ennesima potenza, potrebbe vedere un altro cambio sul trono. Ma chi potrebbe inserirsi in questa lista alimentando la discontinuità nell’albo d’oro del Roland Garros femminile? Il nostro primo nome è Azarenka, tennista in formissima e capace di mutare il suo gioco in tutte e 3 le superfici. Altri nome sono quelli della Svitolina che ha vinto 8 giorni fa a Strasburgo. Mertens, Kvitova, Rybakina e Pliskova hanno tutte qualità per arrivare in fondo, ma quella che più di tutte potrebbe avere il dente avvelenato è la Vondrousova che lo scorso anno accarezzò il sogno per poi svegliarsi in finale dalla “pallate” della Barty, numero uno al mondo e oggi assente così come Osaka e Andreescu. Insomma, se dovessimo fare un pronostico sul torneo femminile andremmo contro le favorite che al momento sono Halep, Muguruza e Williams.

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