Nella partita persa con il risultato di 132-118 in casa dei Chicago Bulls, i Golden State Warriors non trovano, ancora una volta, la seconda vittoria di fila in trasferta in questa stagione; la sconfitta contro i Bulls è la diciassettesima su ventuno partite giocate lontano da San Francisco. Chicago incomincia la partita alla grande chiudendo il primo quarto in vantaggio sul punteggio di 35-20, grazie anche ai 12 punti messi a segno da Nikola Vucevic. Nel secondo quarto, le quattro triple messe a segno da parte di Klay Thompson permettono ai Warriors di superare i Bulls, andando all’intervallo lungo in vantaggio, sul risultato di 59-62.
Nel secondo tempo i Chicago Bulls salgono in cattedra, approfittando alla grande delle troppe e pesanti palle perse degli avversari (23 in totale a fine partita), chiudendo il terzo quarto 92-86 e il quarto quarto con il definitivo 132-118; i padroni di casa vengono trascinati alla vittoria da Vucevic, autore di 43 punti (massimo in carriera con la maglia di Chicago) messi a segno tirando 18/31 dal campo e 5/10 dall’arco, a questi numeri vanno aggiunti anche i 13 rimbalzi, 4 assist, altrettanti recuperi e un plus/minus di +12. Il secondo miglior giocatore dei Bulls alle spalle del montenegrino è Zach LaVine, che nonostante l’1/8 da tre, chiude la propria partita mettendo a segno 27 punti, 9 rimbalzi e 6 assist. I soliti Klay Thompson e Steph Curry hanno tentato a più riprese di raddrizzare la partita, ma le triple degli Splash Brothers non sono bastate ad evitare la sconfitta ai Golden State Warriors, che si trovano all’ottavo posto della Western Conference. Chicago, al decimo posto della Eastern Conference, conquista un’ottima vittoria prima di partire verso Parigi per la sfida in Europa contro i Detroit Pistons.
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