Il netto 3-0 rifilato al Milan nel derby in finale di Supercoppa Italiana vale all’Inter la conquista del trofeo, il quarto per Inzaghi nella manifestazione in gara unica e sempre il quarto per Steven Zhang da presidente del club. Una gara il cui punteggio dice molto di come è andata la sfida, in controllo fin dalle prime battute, quando i nerazzurri hanno trovato la rete prima con Dimarco su assist di Barella e poi con Dzeko grazie a una splendida azione personale.
SUPERCOPPA ALL’INTER, INZAGHI RAGGIUNGE LIPPI E CAPELLO
Con la vittoria in Arabia, dove il torneo potrebbe tornare nei prossimi anni (sono in corso trattative con diversi Paesi tra cui quello saudita) i nerazzurri sfatano anche il tabù delle finali perse contro i rivali cittadini. Avevano infatti perso l’ultimo atto in Coppa Italia nel 1977 (2-0) e proprio in Supercoppa nel 2011 (2-1). Hanno dovuto aspettare la serata di ieri e un allenatore che davanti a questo trofeo proprio non riesce a non vincere. Per Inzaghi, infatti, la quarta affermazione su quattro (divise equamente tra Lazio e Inter) permette di raggiungere nella speciale classifica dei plurivincitori Lippi e Capello.
SUPERCOPPA ALL’INTER, UNA SPINTA VERSO IL CAMPIONATO?
Adesso la speranza dei tifosi nerazzurri è che la vittoria sia l’inizio di un periodo di maggiore continuità in campionato, dove la squadra paga dieci punti di ritardo rispetto al Napoli capolista nonostante la recente vittoria al Meazza nello scontro diretto.
Il Milan, al contrario, ha un punto in più in A rispetto ai “cugini”, ma viene da un periodo di scarsa forma e brutti risultati. Tra i peggiori ieri uno dei pilastri della squadra come Theo Hernandez, mentre appare in fase involutiva Tomori, saltato con troppa facilità da Lautaro in occasione del tris. Anche Kjaer, tornato titolare al posto di Kalulu, ha faticato molto a contenere l’argentino. Il ritorno in campionato, sulla carta, non sarà agevole: Lazio-Milan martedì 24, un giorno prima ci sarà invece Inter-Empoli. Entrambe le finaliste avranno quindi un po’ di tempo per riposare ed eventualmente recuperare qualche acciaccato. I nerazzurri, ad esempio, ieri hanno tenuto in panchina Lukaku per tutta la partita.
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