Dopo aver affrontato recentemente l'Alba Berlino, in una partita persa in casa 83-63 a cui ha fatto seguito un'altra caduta per 61-66 contro lo Zalgiris, Milano cerca di nuovo la scossa europea nella sfida Olimpia-Villeurbanne in programma questa sera alle 20.30. I tedeschi erano ultimi e grazie a tre successi consecutivi (prima di una sconfitta in casa contro il Real Madrid) sono riusciti quantomeno ad agganciare proprio la formazione milanese e il Villeurbanne. Quella odierna al Mediolanum Forum sarà quindi una gara tra due delle tre ultime del girone di Eurolega, in cui gli uomini di Messina stanno continuando a fare molta fatica.
OLIMPIA-VILLEURBANNE, CHI LASCIA LA CODA?
Chi perderà il confronto, dunque, resterà automaticamente ultimo, mentre la vincente potrà cercare uno slancio verso l'alto sperando nelle tante gare ancora a disposizione e in un Eurolega molto equilibrata. Nonostante siano ultime, infatti, Olimpia e Villeurbanne sono a 4 partite (6-13 contro 10-9) dalla zona playoff, attualmente occupata in ultima istanza dall'Anadolou Efes. Il problema per Milano non è però solo di distanza in numero di successi, ma anche dalla presenza di nove squadre che andrebbero tutte superate per arrivare almeno all'ottavo posto. Impresa complicatissima, soprattutto considerate le tante assenze che hanno colpito Milano (ottima notizia il recupero di Datome, ma Shields tornerà per fine febbraio e Pangos addirittura un mese dopo) e la mancanza di continuità.
OLIMPIA-VILLEURBANNE, MILANO LAVORA SUL MERCATO
Nei giorni scorsi, più che delle prove in campo (in Italia l'Olimpia è comunque prima in classifica assieme alla Virtus Bologna) si è parlato di mercato e del possibile arrivo di una stella come Kemba Walker. Un affare che ha trovato più smentite che conferme, mentre è ancora nei fatti la ricerca di un "piccolo" da aggiungere al roster. Una decisione resa necessaria proprio dal lungo stop che ha colpito Pangos, nonché dalle difficoltà di alcuni giocatori dall'importante curriculum (anche e soprattutto nel reparto lunghi) dai quali Messina si aspettava certamente di più.
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