FESTIVAL DI SANREMO: I 5 TESTI PIÙ ORIGINALI

Submitted by alessio.berton on Wed, 02/01/2023 - 13:41
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Creare una “hit” è come cucinare il piatto di uno chef stellato. Ci sono tanti ingredienti e tutti devono amalgamarsi al meglio. E poi c’è l’incognita pubblico che non va mai sottovalutata, ciò che appare “perfetto” a volte non colpisce il bersaglio, prodotti di qualità non proprio sopraffina finiscono per spopolare (“Shakerando” docet). Partire da un buon testo, però, non serve solo ad ambire al premio della critica, ma potrebbe (dovrebbe?) rivelarsi una giusta chiave per catturare l’attenzione del pubblico. A Sanremo spesso si parla di amore e l’edizione di quest’anno non fa eccezioni declinandolo in tutte le sue sfumature. Fortunatamente qualche artista ha provato ad andare oltre al classico “sole, cuore, amore”.

 

5- Colapesce Dimartino: Splash
Dopo il grande e meritatissimo successo di “Musica leggerissima”, Lorenzo Urciullo (Colapesce) e Antonio Di Martino ci riprovano con “Splash” sempre cavalcando l’onda (è proprio il caso di dirlo) dell’ironia. Alla base della canzone lo stress della vita quotidiana, la risposta del duo gioca sui contrasti: “Preferisco il rumore delle metro affollate a quello del mare” ma anche “Meglio soli su una nave per non sentire il peso delle aspettative”.

 

4- Mara Sattei: Duemilaminuti
Autrice di talento che vanta numerose collaborazioni, da Carl Brave a Gazzelle, da Giorgia a Tananai, da Fedez a Thasup, Mara Sattei sceglie per il suo debutto sul palco dell’Ariston un testo scritto da Damiano David (il frontman dei Måneskin), Enrico Brun e Thasup. La canzone parla di un amore tossico, “Pensavo di poter usare la voce ma dentro di me ora la voce non c’è” e, ancora, “Ho capito che non era amore ma soltanto un gioco che avevi creato per me”.

 

3- Ariete: Mare di guai
La giovanissima Arianna Del Giaccio si presenta sul palco più importante d’Italia con un testo che vede tra gli autori Calcutta. Il brano racconta l’amore tra due ragazze e affianca istantanee di quotidianità (“una torre di piatti che aspetta in cucina”) a immagini più poetiche (“E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo”).

 

2- Marco Mengoni: Due vite
Parte tra i favoriti Marco Mengoni che al Festival vanta già due partecipazioni di successo, la prima nel 2010 quando fresco vincitore di X Factor arrivò terzo con “Credimi ancora”, la seconda quando vinse nel 2013 con “L’essenziale”. Marco si presenta con un testo che racconta un percorso emotivo, il suo percorso emotivo, e lo fa attraverso immagini che lasciano il segno (“Siamo un libro sul pavimento in una casa vuota”, “Che giri fanno due vite, siamo i soli svegli in tutto l’universo”).

 

1- Coma_Cose: L’addio
Amare a volte significa anche doversi allontanare per poi ritrovarsi e riscoprirsi. Perché, come canta il duo “L’addio non è una possibilità”. Il testo è un lungo susseguirsi di immagini evocative (“davanti al mio cuore c’è una ringhiera sul tuo che è sempre stato uno strapiombo”) che riescono a raccontare in modo originale e sincero un amore vero e profondo.

 

In chiusura, una doverosa menzione per Gianluca Grignani che si presenta con “Quando ti manca il fiato”, brano autobiografico che racconta del suo difficile rapporto con il padre. Il talento indiscusso di Grignani e la sua capacità di mettersi a nudo potrebbero cogliere nel segno.

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