È ancora la Superlega a tenere banco. Il progetto che ha coinvolto i più grandi club europei un paio di stagioni fa, non è mai naufragato del tutto. Juventus, Real Madrid e Barcellona sono ancora pienamente convinte del progetto, anche se i bianconeri con le recenti vicissitudini dirigenziali sono momentaneamente out.
LA DECISIONE DEL TRIBUNALE DI MADRID
Le spagnole hanno portato avanti una lotta contro l'Uefa, con il tribunale di Madrid che ha recentemente dato ragione a Real e Barca, ancora in pieno nel progetto Superlega.
"Fifa e Uefa non possono giustificare il loro comportamento anticoncorrenziale [...], soprattutto se questo deve servire da una scusa per sostenere un monopolio dal quale poter escludere o ostacolare l'iniziativa di quella che aspira ad essere la sua concorrente, la Superlega".
IL NUOVO FORMATO
Oggi ha parlato il CEO di A22 Sport Management, Bernd Reichart, a proposito della riformulazione della Superlega. A22 Sport Management è una società di promozione sportiva coinvolta dai club per organizzare la competizione.
"Il formato non prevede membri permanenti, non sarà più una competizione elitaria chiusa, ma aperta e basata sul merito. Sarà gestita dai club e compatibile con i campionati nazionali".
L'IMPORTANZA DEL FAIR PLAY FINANZIARIO
Reichart ha indicato come la Superlega avrà dei pilastri di sostenibilità economica, come il Fair Play Finanziario, andando a colpire anche i metodi usati in tempi non sospetti da Manchester City e Psg per aggirare il vincolo della Fifa, attraverso le sponsorizzazioni gonfiate.
"Ci sarà un rigido fair-play finanziario. Oggi troppi pochi club generano profitto, la maggior parte di essi si indebitano e rischiano di scomparire, altri invece rinunciano proprio agli investimenti. Le società non potranno dedicare più del 55% del loro budget agli stipendi e vogliamo anche vietare sponsorizzazioni 'gonfiate'. Non è possibile spendere più di quanto si genera".
L'ATTACCO ALLA UEFA
Per finire, anche una frecciatina a Ceferin e alla Uefa che ovviamente non poteva mancare.
"Il sistema attuale e la nuova Champions League non sono adatte. Ci sono troppe partite inutili, pochi big match tra squadre forti e la competizione entra nel vivo soltanto nel mese di febbraio. Vogliamo avere il diritto di portare proposte senza avere la minaccia di essere sanzionati. [...] L'autorizzazione di lanciare un nuovo campionato deve essere approvata da un soggetto terzo, perché dobbiamo dipendere da un'organizzazione svizzera? Chiediamo che i club recuperino la loro sovranità".
(Credits: Getty Images)
