Dopo le gare in Spagna, le attenzioni dagli appassionati di ciclismo, da oggi fino al 15 febbraio, saranno focalizzate sul Tour of Oman.
LE TAPPE
Una corsa a tappe che è ormai entrata di diritto tra gli appuntamenti di inizio stagione del ciclismo in preparazione per le gare clou di primavere in Europa. Molti i protagonisti presenti e molte squadre World Tour al via di una corsa che presenta tutte le difficoltà del caso e può accontentare ogni tipologia di corridore. I velocisti saranno sicuramente protagonisti della prima tappa, mentre le altre quattro frazioni avranno tutti finali in salita. Più leggero quello della seconda tappa, dalla terza in poi le ascese si fanno più serie con il Jabal Haat, poco più di quattro chilometri vicini all’8%. Nella quarta spiccano le alture delle Yitti Hills, mentre l'ultima tappa con il Jabal Al Akhdar che ha pendenze fino al 9,9% farà sicuramente selezione.
GRANDI NOMI IN PARTENZA
La corsa quindi presenta ai nastri di partenza molti grandi nomi. Per quanto riguarda le ruote veloci da tenere d'occhio Mark Cavendish all'esordio con il suo nuovo team, l'Astana. Principale antagonista del britannico sarà il tedesco Pascal Ackermann. Per quanto riguarda la classifica generale e le vittorie delle tappe di salita ci saranno Alexey Lutsenko sempre dell'Astana, vincitore del Tour of Oman nel 2018 e 2019, ma anche il campione in carica, il ceco Jan Hirt (Soudal-QuickStep), mentre la speranza italiana è riposta in Davide Formolo della UAE Team Emirates. Da non sottovalutare per il successo finale anche Ivan Sosa (Movistar), Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty), Maxim Van Gils (Lotto-Dstny), Jesus Herrada (Cofidis), Emanuel Buchmann e il giovane talento Cian Uijtdebroeks (Bora-hansgrohe). Ci saranno poi alcuni vecchi leoni come Greg Van Avermaet, Rein Taramae, Thomas De Gendt e Oliver Naesen.
Tornando ai corridori azzurri, oltre a Davide Formolo, ci saranno anche Fausto Masnada, Diego Ulissi, Manuele Boaro, Andrea Vendrame, Leonardo Basso, Giovanni Carboni e i giovani Giovanni Aleotti e Francesco Busatto.
(Credits: Getty Images)
