L'Italia è diventata ormai una solida realtà a livello internazionale nel ciclismo su pista e i risultati agli ultimi Europei di Grenchen in Svizzera, conclusi ieri, sono stati un'ulteriore conferma. Il bottino degli Azzurri alla fine è più che positivo, contando su sette medaglie, suddivise in tre ori, tre argenti e un bronzo, e il quarto posto nel medagliere alle spalle di autentici colossi della specialità come Germania, Gran Bretagna e Paesi Bassi.
LE MEDAGLIE
Un risultato di grande prestigio se si considera che la spedizione italiana ha anche dovuto fare a meno in corso d'opera di una delle punte di diamante del ciclismo su pista Elia Viviani, ma i compagni di squadra sono riusciti a non farlo rimpiangere.
Non ha tradito le attese la stella di prima grandezza Filippo Ganna che insieme agli altri tre moschettieri Jonathan Milan, Francesco Lamon e Manlio Moro, nell'inseguimento ha conquistato la medaglia più pregiata battendo in finale la Gran Bretagna, vendicando la sconfitta patita qualche mese fa ai mondiali. Altro grandissimo protagonista della rassegna per l'Italia è stato Simone Consonni che ha conquistato l'oro nella corsa a punti, un argento nell'omnium e un altro secondo posto in coppia con il giovane Michele Scartezzini. L'altro splendido titolo europeo è quello conquistato da Jonathan Milan nell'inseguimento individuale.
IL FEMMINILE
Qualche delusione in più nel settore femminile che pure ha regalato due medaglie, un argento del quartetto dell'inseguimento con Martina Alzini, Elisa Balsamo, Martina Fidanza e Vittoria Guazzini e un bronzo con Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini nella madison. Il bottino sarebbe potuto essere anche più ricco, ma sono arrivati diversi piazzamenti di prestigio ai piedi del podio. Un risultato che nel complesso può lasciare soddisfatti per la salute di un movimento che si conferma in buona salute.
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