Olimpia-Panathinaikos è una sfida tra deluse. Milano viaggia molto lontana dagli standard degli ultimi anni, sia in Europa che in Italia, dove è sì prima in campionato ma ha perso al primo turno della Final Eight di Coppa Italia contro la Germani Brescia (poi vincitrice del torneo). Una squadra, quella di coach Ettore Messina, che continua a pagare i tanti infortuni in stagione ma anche scelte di mercato che non si sono rivelate all'altezza. L'ultimo arrivato in ordine cronologico, Shane Napier, sembrava avere le carte giuste per cambiare la fase d'attacco di Milano, i cui numeri difensivi sono tutt'altro che disprezzabili ma a cui spesso manca fiducia per fare canestro. Eppure al primo scoglio importante, un dentro o fuori ai quarti di Coppa, anche il playmaker appena acquistato ha steccato e a nulla è valso il tentativo di disperata rimonta, stoppato nel quarto finale dai bresciani.
Contro il Panathinaikos, Milano ha rischiato di trovare una vecchia conoscenza, Gianmarco Pozzecco, commissario tecnico della nazionale avvicinato dai greci per assumere la carica di allenatore. Pozzecco è stato fino allo scorso anno uno dei collaboratori di Messina, salvo diventare il selezionatore azzurro al posto di Meo Sacchetti. Posto che conserva tuttora, full time, dato che ha declinato la corte del glorioso club di Atene (i biancoverdi hanno virato su Christos Serelis). Un Pana in crisi di risultati, sedicesimo e quindi indietro anche rispetto all'Olimpia in Eurolega (i milanesi sono quindicesimi con un record di 15-16 contro il 16-16 dei greci). Segnano oltre duecento punti in più di Milano, ma altrettanti in più ne hanno concessi nelle prime 24 partite.
Per Milano quella di stasera alle 20.30 è l'ennesima ultima spiaggia, da affrontare ancora senza Shields, Pangos e ora anche Hall, che qualche giorno fa si è fermato per una lesione al ginocchio e ne avrà per un mesetto abbondante. Mancheranno nel roster anche Ricci e Biligha, impegnati con la nazionale.
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