La partita era ininfluente, si è giocata con due formazioni largamente sperimentali e a qualificazione mondiale già acquisita. Per questo Spagna-Italia di basket non è da inserire fra i test probanti per capire in che condizioni versa la nostra pallacanestro. Resta comunque la vittoria degli azzurri, 68-72, un successo che contro gli iberici mancava dal lontano 2015.
Gianmarco Pozzecco, ct azzurro, ha potuto trarre buone conclusioni dalla prova globale e da quella di diversi singoli che potrebbero diventare il futuro della nazionale, magari non a brevissimo termine. Ad oggi è esiguo il numero dei presenti alla partita di ieri che hanno grandi chance di disputare i Mondiali a cui l'Italia si è appena qualificata. Spissu, Mannion, forse Tessitori, tutti gli altri partono con un certo svantaggio quando nel gruppo si ripresenteranno i vari Melli, Gallinari, Fontecchio e chissà, magari Paolo Banchero, stella degli Orlando Magic a cui Pozzecco e la Federazione stanno facendo una corte spietata proprio per provare a portarlo al Mondiale.
Migliore in campo nella sfida di ieri il ventitreenne Guglielmo Caruso, lungo della Pallacanestro Varese autore di 19 punti. Una buona notizia a maggior ragione vista la carenza di giocatori sotto canestro che da anni attanaglia la nostra rappresentativa. Il + 4 pareggia la sconfitta subita in casa all'andata, ma non basta per superare la Spagna nel girone, in virtù di un maggior numero di punti complessivi realizzati dagli avversari nelle qualificazioni. Appuntamento al Mondiale dal 25 agosto al 10 settembre prossimi in Filippine, Giappone e Indonesia.
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