BACK TO THE FUTURE: TOTTENHAM HOTSPUR - NOTTINGHAM FOREST

Submitted by marco.dimilia on Sat, 03/11/2023 - 09:34
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Adam Grapes
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Tottenham Hotspur - Nottingham Forest: Premier League – Tottenham Hotspur Stadium, Londra, 11 marzo 2023

Dopo l’uscita dalla Champions League contro il Milan mercoledì scorso un posto tra le prime quattro del campionato rimane l’unico obiettivo di stagione del Tottenham. Oggi si trova occupa la quarta posizione in Premier League ma alle costole ha una macchina rossa a tutta velocità, ovvero un Liverpool rientrato in gara alla grande. La squadra di Klopp ha tre punti in meno ma con una partita da recuperare, in più resta sempre aperto il pericolo Newcastle, un po’ fuori forma in questo momento eppure ancora in grado di riprendere la giusta strada. Il Tottenham è stato fischiato dopo la gara contro il Milan soprattutto per aver fatto un solo valido tentativo in porta in 90 minuti, quello di Harry Kane nei minuti di recupero. Per una squadra doveva segnare per forza ha creato davvero troppo poco e per l’allenatore Conte, tornato in panchina dopo un intervento chirurgico, non c’era alcun piano B per forzare un pareggio e portare la partita almeno ai tempi supplementari. La sua partenza dopo la fine della stagione sembra quasi assicurata a questo punto e probabilmente i giocatori lo sanno già bene. Richarlison l’ha criticato perché è rimasto in panchina fino al 70° minuto, quasi un gesto di chi sa che la prossima stagione avrà un altro Mister. Comunque, credo che per orgoglio professionale Conte farà di tutto per portare il Tottenham in Champions League la prossima stagione, anche se sarà lì con la squadra. In ogni caso, nonostante tutti questi problemi, gli ultimi risultati in casa sono stati buoni con tre vittorie di fila senza di aver subito nemmeno un gol.

L’avversario di domani, il Nottingham Forest è una delle nove squadre che stanno probabilmente lottando contro la retrocessione, dal Crystal Palace fino al fondo della classifica. La squadra di Steve Cooper ha mostrato un’ottima capacità di resilienza rientrando in Premier League, soprattutto in casa dove ha perso solo tre partite in questa stagione. I risultati in trasferta non sono stati proprio ottimali però, con una sola vittoria e tre gol segnati. La squadra è riuscita a conquistare un solo punto contro le prime quattro in testa al campionato, ma alla fine della fiera questi punti potrebbero pure essere considerate una sorta di bonus, visto che le partite più importanti sono quelle contro le squadre con cui si condivide la posizione in classifica. Anche se numeri e statistiche sono contro una possibile vittoria della squadra in trasferta, il fatto che i giocatori del Forest si presenteranno in campo di sicuro più freschi potrebbe essere un buona occasione per approfittare del momento psicologico negativo in casa Spurs. Non dovrebbero neppure esserci troppe novità in campo, tutti gli infortunati sono ancora tali anche questo weekend.

Tottenham Hotspur - Nottingham Forest: Finale FA Cup – Wembley, Londra; 18 maggio 1991

Il Tottenham è arrivato a Wembley in un buon momento dopo aver sconfitto il nemico storico Arsenal in semifinale per 3-1 con uno spettacolare gol di apertura di Paul Gascoigne: una punizione tirata quasi dal centrocampo. La semifinale è stato la prima a essere giocata a Wembley, l’unico stadio considerato abbastanza capiente per accontentare i tifosi di entrambe le squadre. All’epoca sembrava un’eccezione, ora (purtroppo dal mio punto di vista) è la regola. Anche l’annata ha dato una spinta positiva ai tifosi, con un ciclo che comprendeva la FA Cup nel 1981, la Coppa di Lega nel 1971 e addirittura sia il campionato sia la FA Cup nel 1961. Bastrebbe dunque che l’anno termini con il numero uno per garantirsi un momento di gloria. Il Tottenham ne ha fatto anche una canzone su questo statistico, con il mitico duo musicale Chas and Dave, tifosi degli Spurs, che ha lanciato “It’s lucky for Spurs when the year ends in one”.

Il Nottingham Forest comunque non sarebbe andato a Wembley solo per turismo e ammirare Gascoigne, dato che la squadra era in ogni caso in una miglior posizione in classifica dello stesso Tottenham, ottavi contro decimi e con Brian Clough in panchina al suo esordio in una finale di FA Cup, un’anomalia dopo tanti anni di successo che la stampa britannica ha battezzato il match come “Gazza contro Cloughie”. Alla fine nessuno dei due avrebbe avuto molti motivi per ricordare la finale con affetto.

I due allenatori sono entrati in campo mano nella mano, l’eccentricità di Clough era in aumento durante gli anni: Un motivo “liquido” probabilmente era all’aria con una carriera terminata solo due anni dopo in seguito alla retrocessione del Nottingham Forest, quando Clough era poco lucido durante quella stagione.

 

Questo gesto di affetto non è stato comunque ripetuto in campo, i primi minuti hanno visto una inversione di tendenza, grazie principalmente a Paul Gascoigne, caricato come un leopardo liberato da una gabbia. Quasi subito ha fatto un fallo sul centrocampista del Forest Garry Parker, dandogli un calcio in pieno petto. L’arbitro Roger Milford, (che lo ricordo ancora per una prestazione disastrosa nel quarto di finale tra Southampton e Oldham nello stesso anno!) ha deciso di non ammonire il giocatore. Gazza non si è calmato e pochi minuti dopo ha fatto un brutto fallo su Gary Charles e questa volta entrambi i contendenti sono finiti a terra. Anche qui Roger Milford non ha mostrato nessun cartellino, nonostante fossero degni di un bel gialoa, ma all’epoca un’espulsione nella finale di FA Cup sembrava quasi un tabù. Qualche anno dopo l’arbitro ha confessato che avrebbe dovuto espellere Gascoigne, che in ogni caso ha lasciato comunque il campo prima del tempo, ma su una barella con i legamenti rotti. Il Nottingham Forest ha segnato il gol di apertura da punizione, un bel tiro pieno di potenza del difensore Stuart Pearce. È  stata una forma di giustizia, probabilmente incompleta visto che il Tottenham aveva ancora 11 giocatori in campo, con Nayim al posto di Gascoigne. Dopo questo inizio frenetico la partita si è calmata per poco perché il Tottenham ha avuto un pareggio annullato per fuorigioco, una decisione corretta senza l’aiuto del VAR, e solo cinque minuti dopo Milford ha dato un rigore al Tottenham per un fallo su Lineker del portiere Mark Crossley. Lo stesso Lineker si è incaricato di tirarlo, ma ha reso Crossley il secondo portiere ad aver parato un rigore a Wembley in finale di FA Cup. Il pareggio del Tottenham è arrivato solo nel secondo tempo con un gol di Paul Stewart, un centrocampista in realtà piuttosto sottovalutato perché spesso nell’ombra di Gazza.

Non ci sono stati altri gol nei tempi di recupero e la partita è andata all’extra time con la possibilità di una seconda partita se le due squadre fossero rimaste ancorate al pareggio. Il possibile gol della vittoria è arrivato al 94° minuto nella maniera peggiore possibile, un autorete segnata da Des Walker, un difensore di classe che avrebbe poi giocato nella Sampdoria. L’unica cosa che si può dire a sua discolpa è che se non avesse fatto quello sciagurato intervento, il giocatore degli Spurs Gary Mabbutt avrebbe segnato comunque. È finita così, di nuovo con il Tottenham vincitore in un anno che termina in 1, anche se questa striscia di successi non si sarebbe più ripetuta nel secolo successivo. Come è finita la sfida “Gazza-Cloughie” ? Paul Gascoigne non ha giocato per tutta la seguente stagione prima di approndare in Italia nella Lazio, mentre Brian Clough ha continuato nel suo Forest fino al 1993, quando la squadra è stata retrocessa dopo la prima stagione nella nuova Premier League. Chiaramente Gazza ha avuto dei bei momenti nel resto della sua carriera, soprattutto durante gli Europei del 1996, ma se non si fosse fatto male in quei momenti di pazzia a Wembley, chissà come sarebbe andata avanti la sua carriera?

 

Adam Grapes

(Credits: Getty Images)

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