Chiamarsi Müller in terra germanica è un po’ come essere il Signor Rossi da noi in Italia. Eppure c’è un solo Müller che ha sempre dato la certezza di bucare la rete avversaria tutte le volte che è sceso in campo.
Già, perché Gerd Müller è l’imbattibile “Bomber der Nation”, un’istituzione del calcio con un record sovrumano di 730 gol realizzati in 788 incontri. Per il bomberissimo tedesco ogni tiro in porta è stato un’ossessione prima e una liberazione poi, per centrare il mito a suon di gol. Vincendo di tutto, tra la bellezza di 4 campionati e 3 Coppe dei Campioni, nonché la Coppa del Mondo del 1974 e pure un record imbattuto per 32 anni come miglior marcatore della storia dei mondiali con la maglia della Germania Occidentale, con 68 reti a fronte di sole 62 presenze.
Una saetta dalle basette folte e dalle gambe tozze in grado di colpire difese su difese a un ritmo tale da far impallidire cannonieri di ogni ordine e grado, tanto che gente come Messi e Ronaldo non è mai riuscita ad avvicinarsi alla sua voracità. Detta in altre parole, o meglio in cifre, CR7 viaggia a 0,72 reti a partita, Messi a 0,78. Il tedesco ha fermato il pallottoliere all’inverosimile media gol di 0,93.
In occasione del suo 75° compleanno, nonostante le condizioni di salute ormai compromesse, il nome del centravanti del Bayern Monaco continua a essere sinonimo di gol. Perché là dove c’è una porta, si può stare certi che ci sia sempre Gerd Müller.