PARIGI BERCY | RAFA A CACCIA DEL PRIMO SUCCESSO

Submitted by greta.torri on Wed, 11/04/2020 - 10:13
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Autore
Alessandro Pelotti
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News di tipo evento?
No

Sarebbe bello poter ricorrere al vecchio proverbio per ottenere la risposta alla domanda “Chi vincerà Parigi Bercy 2020? Ma il “non c’è 2 senza 3” non varrà…


In questa stagione flagellata dal virus, si sono disputati sinora solo 2 Masters 1000, e a farla da padrone è sempre stato Djokovic.
A Roma ha avuto la meglio sul piccolo Schwartzman che ha dato una svolta alla sua stagione proprio partendo dalla finale sulla nostra terra rossa, seguita a breve giro dalle semifinali agli Open di Parigi (miglior risultato in uno Slam) e poi ancora in finale a Colonia (sconfitto dal padrone di casa Zverev). L’argentino è ai blocchi di partenza anche nell’indoor parigino, testa di serie n. 6 nella parte bassa del tabellone, con possibile quarto di finale contro Medvedev, sempre che il russo ritrovi lo smalto della seconda parte di stagione 2019 e riscatti il pessimo risultato ottenuto proprio a Parigi (out al 2° turno contro il qualificato Chardy).

A Cincinnati invece, il già certo della 1a posizione nel ranking ATP a fine anno (complice anche l’astruso meccanismo che la federazione ha deciso di porre in atto per garantire un minimo di stabilità alle classifiche stagionali), ha impiegato 3 set per sconfiggere in finale Raonic, che non ha particolarmente brillato nella prima breve parte della stagione, per poi proseguire a singhiozzo al riavvio delle competizioni con la finale nel master 1000 e la semifinale a San Pietroburgo. L’indoor è la sua superficie, con 5 titoli portati a casa, ma lo stato di forma è ancora tutto da verificare.

 
NOLE PRENOTA LE FINALS
Abbiamo citato i runner up dei 2 Masters sin qua disputati per il semplice motivo che il Djoker ha già svelato di non voler essere l’assassino: non prenderà parte infatti al torneo di Parigi, forse deciso a confermare una volta di più la sua leadership preparandosi per l’evento conclusivo, le Finals a Londra, nelle quali ha collezionato 2 sconfitte nelle ultime 2 finali raggiunte (Murray 2016 e Zverev nel 2018).

 
IL RE DI PARIGI CERCA CONQUISTE ANCHE INDOOR
Chi invece parteciperà, cercando il 1° titolo in questo torneo è il dominatore di Parigi outdoor, Rafa Nadal. Testa di serie n. 1, solo una finale per lui nel lontano 2007. È il caso di parlare del rovescio della medaglia: la capitale francese regala gioia e successi sulla terra rossa, ma fugaci e mai brillanti apparizioni nella sua versione indoor. Va però tenuto conto che, in una stagione regolare, Rafa gioca (e vince) tantissimo in primavera sulla terra e di solito anche nella stagione estiva sul cemento yankee, per poi arrivare spompato sul finale di stagione. Infatti, oltre al Master parigino, non ha mai vinto nemmeno le finali ATP. Quest’anno ha invece giocato solo 26 partite (22-4 il record) e potrebbe quindi essere la volta buona per vederlo alzare anche il trofeo a forma di albero. Sulla sua strada un possibile quarto con Carreno Busta (semifinali all’Open di Francia e quarti a quello di New York, poi di nuovo nebbia) e una più sfidante semifinale con un bombardiere a scelta tra Zverev o Rublev.

Il finalista degli US Open ha giocato quest’anno, finalmente, due Slam come rango esige: semifinale in Australia e finale a New York, curiosamente battuto in entrambi i casi da Thiem. Per consolarsi è tornato nella sua Germania per fare un back to back con Colonia 1 e 2. A Parigi non è mai andato un granché bene, al massimo ha raggiunto i quarti nel 2018. Ci si aspetta sempre il cambio di passo, ma non è detto che sia questa la volta buona, viste anche le voci extra campo che lo riguardano ultimamente.
Chi è invece in forma smagliante e lo è stato nel corso di tutta questa anomala stagione, è Rublev5 tornei vinti, trofeo alzato sia nel 500 di San Pietroburgo che in quello di Vienna (in finale contro Sonego). È al suo top di classifica ed è in corsa per partecipare alla sue prime Finals, va tenuto d’occhio.

 
PARTE BASSA DEL TABBELLONE
Nella parte bassa del tabellone, oltre ai già citati Schwartzman e Raonic, si attendeva con trepidazione un acuto stagionale dalla testa di serie n. 2, Tsitsipas. Il greco invece ha impattato contro il suo coetaneo, il francese Humbert che, dopo averla spuntata nel tie break del 3° set contro Ruud, si è ripetuto ieri sera venendo a capo di una maratona di oltre 3 ore che ne ha premiato la costanza, soprattutto dopo aver recuperato una situazione di svantaggio nella 1° partita. Avrà ora di fronte Cilic ed un possibile quarto contro Raonic: pensare di vederlo in semifinale potrebbe non essere un’eresia se manterrà questo livello di concentrazione.

 
GLI ITALIANI IN GARA
Ahimè dopo soli tre giorni il capitolo “Italia” è pressoché sfumato: Berrettini continua la sua crisi di gioco e risultati e saluta anzitempo dopo tre combattuti set. L’onore della ribalta spetta a Sonego: come già detto in precedenza, splendido mattatore di Djokovic e successivo finalista a Vienna, ha cominciato bene il torneo di Bercy con una vittoria al 1° turno contro Bublik.
Già fuori all’esordio invece i qualificati Cecchinato, Travaglia ed il lucky loser Caruso. Purtroppo non presente Sinner, ma ci sarà modo e tempo di parlare dei suoi successi…

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