Nella notte Nba i Lakers riescono a battere i Phoenix Suns, riconquistando momentaneamente la decima posizione a Ovest; Memphis ritrova Ja Morant, che parte dalla panchina e segna 17 punti in 24’, con i Grizzlies che trovano il quarto successo consecutivo; Golden State vince la seconda trasferta di fila battendo Dallas, in una partita con non poche polemiche.
LOS ANGELES LAKERS-PHOENIX SUNS 122-111: i Lakers, orfani ancora dell’infortunato LeBron James, tornano al successo contro i Suns dopo una serie negativa di sei sconfitte consecutive negli scontri diretti e ritrovano il decimo posto in classifica, grazie alle ottime prestazione di Anthony Davis, che realizza 27 punti, D’Angelo Russell, che chiude con 26 e Austin Reaves, che mette a referto 25 punti e 11 assist. Ai Suns non bastano i 33 punti del solito Devin Booker per evitare la quinta sconfitta in sei partite e ora si dovranno guardare le spalle se vogliono rimanere al quarto posto nella Western Conference.
MEMPHIS GRIZZLIES-HOUSTON ROCKETS 130-125: nel giorno in cui Memphis ritrova Ja Morant dopo la sospensione imposta dall’Nba, arriva anche la quarta vittoria di fila per i Grizzlies, trascinati da uno straordinario Jaren Jackson Jr., autore di 37 punti e 10 assist; Morant, in uscita dalla panchina, torna sul parquet trovando 17 punti in 24’, buona anche la prestazione di Desmond Bane, che chiude con 20 punti. In casa Houston arrivano belle notizie dalle prestazioni dei propri giocatori, in particolare di Jalen Green, autore di 32 punti, Kenyon Martin Jr., che ha realizzato 31 punti e Alperen Sengun, che ha chiuso la sua partita con 25.
DALLAS MAVERICKS-GOLDEN STATE WARRIORS 125-127: in una gara con non poche polemiche, in cui Mark Cuban, proprietario dei Mavs, ha dichiarato di voler far ricorso per un canestro di Kevon Looney convalidato dagli arbitri e risultato poi decisivo, i Golden State Warriors trovano per la prima volta in questa stagione il secondo successo consecutivo in trasferta. Ai Mavs non basta il ritorno in campo di Luka Doncic, autore di 30 punti, per evitare l’ennesima sconfitta stagionale, che fa scendere la franchigia in zona play-in al nono posto, con il rischio di non riuscire a disputare i playoff al termine della regular season. I Golden State si godono il successo di squadra con sei giocatori in doppia cifra e uno Stephen Curry autore di 20 punti e 13 assist.
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