TORNA LA MOTOGP: PORTIMAO INAUGURA LA STAGIONE 2023

Submitted by federico.tireni on Fri, 03/24/2023 - 11:24
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Redazione
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Finalmente si apre il sipario sul Motomondiale 2023. Questo week-end, infatti, andrà in scena il primo dei 21 atti previsti dal calendario. Il palcoscenico sarà insolito per quel che riguarda gli inizi di stagione; a dare il via alle danze troveremo il Portogallo, presso l’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao, dopo i 15 anni consecutivi in cui a fare da cornice per il primo semaforo verde dell’anno è stato il notturno Qatar. Ma la vera novità del 2023 sarà l’introduzione al sabato della Sprint Race per la MotoGP, la quale, inevitabilmente, segnerà un mutamento nel format e nell’approccio al week-end della classe Regina. Il sabato non sarà, infatti, più dedicato solamente alle qualifiche, ma anche ad una gara dal kilometraggio ridotto che assegnerà la metà dei punti rispetto alla classica gara di domenica. Una trasformazione fortemente voluta da Dorna nel tentativo di far fronte al netto calo di seguito televisivo registrato nel 2022. Tuttavia, non pochi sono i dubbi che accompagnano questa ‘ristrutturazione’; la sensazione è, infatti, quella di un organizzatore senza la forza di pensare e promuovere un radicale cambiamento regolamentare - questo si necessario – per quel che concerne lo sviluppo tecnico e la ripartizione più egualitaria del numero di moto che ogni casa può schierare sulla griglia (8 Ducati forse iniziano ad essere troppe e 2 Yamaha troppe poche). Al netto di ogni considerazione riguardante l'esigenza di dover ‘spettacolizzare’ il prodotto e delle via scelte per farlo, la Sprint Race sarà un fattore decisivo nell’economia del Mondiale; inoltre, è opportuno ricordare che in questo quadro le qualifiche avranno ancor più peso, decretando sia la griglia della Sprint Race che quella della gara di domenica.

 

PRONOSTICI

I test effettuati dalla MotoGP due settimane fa proprio sul circuito di Portimao hanno evidenziato una nettissima riconferma del duo Bagnaia-Ducati. La casa di Borgo Panigale e il pilota piemontese hanno perfettamente affinato la GP23 e si presentano, dunque, come favoriti e possibili dominatori del week-end portoghese. Peraltro, proprio nella simulazione di gara sprint, Bagnaia è stato autore di un ottimo ritmo, guidando con grande naturalezza e costanza. Come se non bastasse, anche nel giro secco il Campione del Mondo in carica ha messo a segno il record assoluto della pista. Ma tutta la flotta ducatista è parsa in grande spolvero; la classifica finale dei test attesta la presenza di sette Ducati nelle prime otto posizioni. In questo battaglione composto, nell’ordine, da Zarco, Marini, Bezzecchi, Bastianini, Alex Marquez e Martin, bisognerà prestare molta attenzione, in ottica Sprint Race, a piloti come Martin (team Pramac) e Bezzecchi (team Mooney VR46) che hanno sempre fatto del loro esplosivo istinto un fattore distintivo, sacrificando qualcosa nella gestione delle gomme, problematica che certamente non riguarderà gare così brevi. Per la domenica, invece, ben strutturati sono parsi Marini (team Mooney VR46) e Bastianini (factory team Ducati), entrambi forti di un buon passo gara. L’unico pilota in sella a una moto giapponese capace di ritagliarsi un posto in questa colata rossa è stato Fabio Quartararo su Yamaha. El Diablo ha fatto segnare il terzo tempo alla fine dei test, parlando di una Yamaha sicuramente migliorata (soprattutto in termini motoristici), ma alla quale ancora manca qualcosa per potersi ritenere parte del giro che conta. Ricordiamo che tra i piloti in griglia Quartararo è l’unico ad aver già trionfato due volte sul suolo lusitano.

L’unica forza che potrebbe impensierire le Ducati sul passo gara è stata l’Aprilia, che da un lato gode di un Vinales in grande spolvero e a suo agio con l’aerodinamicamente pregiatissima RS-GP 2023, mentre dall’altro vede un Aleix Espargaro in convalescenza dopo l’operazione all’avambraccio destro. Dell’evoluta Aprilia potrà, da quest’anno, godere anche il portoghese Miguel Oliveira, neo acquisto del neonato team RNF, vincitore in patria nel 2020. Insomma, la piccola casa di Noale ci tiene a ribadire il ruolo di unica controparte tecnica già recitato lo scorso anno.

Il divario tecnico tra Italia e Giappone sembra non essersi assolutalmente colmato durante l’inverno, in questo senso è rilevante il ritardo incassato dalla Honda, che ha messo nelle mani di Marc Marquez la bellezza di tre differenti prototipi durante i test. Nessuno dei quali ha, però, pienamente soddisfatto l’otto volte Campione del Mondo, quattordicesimo al termine dei test e parso molto realista nelle sue dichiarazioni. Sorge, però, il dubbio che il trentenne di Cervera abbia volutamente scelto uno stile comunicativo dai toni critici per spronare ancor di più la casa alata, tenendosi, forse, qualcosa nel taschino in vista del week-end di gara.

 

MOTO2 E MOTO3

Dopo un anno di apprendistato in sella alla Kalex del team Red Bull KTM Ajo, il ‘Rookie Maravilla’ Pedro Acosta non sarà più rookie e ciò a cui mirerà sarà dominare la middle class. Negli ultimi test di Jerez lo spagnolo ha sparigliato la concorrenza, emergendo come protagonista assoluto, nonostante i risicati distacchi in vetta alla classifica lascino presagire delle gare combattute; a soli 72 millesimi ha, infatti, fermato il suo crono Fermin Aldeguer. ‘Pedrito’ sarà dunque l’uomo da battere sia in ottica campionato che in vista dell’appuntamento portoghese, dove ha già trionfato per due volte in Moto3 nel 2021. L’unico altro pilota della griglia di Moto2 ad aver sollevato l’oro dell’Algarve è stato Joe Roberts.

Dopo la promozione di categoria dei tre top rider 2022 (Guevara, Garcia e Foggia), in Moto3 a essere indicato dai bookmakers come potenziale vincitore è il veloce Ayumu Sasaki, mai concretamente in lotta durante il 2022 a causa di episodi sfortunati e importanti infortuni. Il giapponese quest’anno è passato dal team di Max Biaggi (che ha chiuso i battenti) al Liqui Moly Husqvarna Intact Gp e tra le gambe disporrà della ben conosciuta KTM, moto titolata lo scorso anno. Il gap che nel 2022 ha caratterizzato la lotta al titolo, a netto favore dei piloti KTM, quest’anno sembra, però, essere stato colmato dalla Honda, che negli ultimi test ha piazzato 4 moto nelle prime 8 posizioni, tra cui quella dell’italiano Riccardo Rossi, alfiere del Team SIC58, capace di registrare il record della pista andalusa. Altro osservato speciale della classe cadetta sarà Jaume Masia; al suo sesto anno in Moto3 il neo pilota del team Leopard dovrà cercare di dimostrarsi finalmente all’altezza delle aspettative e del suo indubbio talento, troppo esposto, in questi anni, ad oscillazioni e vampate caratteriali. Un altro destino in ballo e forse giunto al suo decisivo crocevia è quello di Romano Fenati. L’ascolano dopo un’infelice esperienza in Moto2 con il team Speed UP terminata anzitempo, nel 2023 ha scelto di tornare tra le fila della Moto3 con il team Snipers per prendere il via alla sua dodicesima stagione, forse ultima chiamata.

 

Ricordiamo, infine, che la Sprint Race riguarderà esclusivamente la MotoGP.

 

Gli orari relativi a qualifiche e gare:

 

Sabato 25 marzo

Qualifiche MotoGP: 11,50-12,30

Qualifiche Moto3: 13,50-14,30

Qualifiche Moto2: 14,45-15,25

Sprint Race MotoGP: 16

 

Domenica 26 marzo

Gara Moto3: 12

Gara Moto2: 13,15

Gara MotoGP: 15

 

(Credits: Getty Images)

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