ATP MIAMI: SINNER PASSEGGIA CONTRO RUBLEV E VOLA AI QUARTI

Submitted by alessio.berton on Tue, 03/28/2023 - 17:03
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Redazione
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Il ragazzo che “non vinceva mai con i top ten” non si ferma più. Dopo i successi contro Tsitsipas a Rotterdam e Fritz a Indian Wells, Jannik Sinner si impone anche su Andrey Rublev negli ottavi di finale del Masters 1000 di Miami. E ciò che ha impressionato è la facilità estrema di gioco dimostrata dall’azzurro, 28 vincenti, solo 8 errori gratuiti, 61% di prime in campo, 87% di punti vinti con la prima di servizio, 67% quando ha messo la seconda. Arriva un netto 6-2, 6-4 in un’ora e 11 minuti. Un match senza storia.

 

ATP MIAMI: SINNER SUBITO AVANTI NEL PRIMO SET

Per Jannik il break arriva subito, sull’1-1 del primo set, complici un gran diritto e una deliziosa palla corta. Non c’è praticamente partita, sul 3-1 l’altoatesino ha già messo in campo 4 ace, 8 punti consecutivi al servizio. Rublev, decisamente falloso, non riesce a reagire e perde un’altra volta il servizio. Jannik, al contrario, è implacabile, siamo sul 5-1 e ha perso solo due punti nei suoi turni di battuta. Si chiude 6-2 in 32 minuti di gioco.

 

ATP MIAMI: SINNER PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO AI QUARTI

Il secondo parziale è caratterizzato da un maggior equilibrio, si procede “on serve” fino al 3-3 quando Jannik alza il livello in risposta e strappa la battuta all’avversario. Sul 4-3 l’allievo di Vagnozzi tiene con tranquillità il servizio, siamo 5-3, Rublev spara tutti i colpi, va sul 40-0, poi rischia di farsi recuperare, ma chiude sul 5-4 mandando Jannik a servire per il match. Contrariamente al passato, Sinner non si fa pregare, anche fortunato quando prende un micromillimetro di riga. Si chiude 6-4 e si vola ai quarti. Già in campo domani, il prossimo avversario uscirà dalla partita tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori (quest’ultimo già sconfitto da Sinner negli ultimi due anni proprio qui a Miami).

 

ATP MIAMI: SINNER «E’ STATA LA PARTITA IN CUI HO SERVITO MEGLIO»

Molto soddisfatto Sinner al termine dell’incontro.

«Si prova tutti i giorni a fare del proprio meglio, Rublev non è un avversario facile, serve bene, è molto aggressivo. Oggi credo sia stata la partita in cui ho servito meglio, mi sentivo molto bene sul campo. Con il mio team abbiamo cercato la giusta tattica per fermare Andrey (non voglio svelare ovviamente cosa ci siamo detti), bomba contro bomba non è mai facile, oggi ho cambiato un po’, ho cercato di essere più aggressivo di lui».

 

 

(Credits: Getty Images)

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