Mancini ha aperto ad altri oriundi in Nazionale. Un tema caldissimo in questi giorni, con i tifosi che sono sempre divisi. Da una parte, l'esperimento di Retegui è andato bene, con l'attaccante che è piaciuto e ha convinto nelle amichevoli contro Malta ed Inghilterra, mentre dall'altra i dubbi vengono spontanei. Che senso ha convocare ragazzi che neanche parlano la lingua o conoscono l'Inno a rappresentare l'Italia? Questo è un problema extra campo sul quale il ct Mancini ha sorvolato. Decisione comprensibile visto il ruolo che ricopre le evidenti carenze della rosa. Queste le parole sul tema di Mancini al temine della gara contro Malta:
"Sì, è una possibilità, perché abbiamo una percentuale minima di giocatori in Serie A. [...] Francia, Germania, Inghilterra pescano tra gli oriundi. Noi fino a un tot di anni fa avevamo giocatori forti e non ne avevamo bisogno. Le altre hanno fatto così con noi, spesso ci hanno tolto giocatori che abbiamo cresciuto e lo faremo anche noi"
Ma di preciso, a chi si stava riferendo?
I GIOVANI: CHIARODIA E PRESTIANNI
Partiamo dal Settore Giovanile citando Fabio Chiarodia, difensore centrale diciassettenne nato in Germania e in forza al Werder Brema. Chiarodia ha esordito nella formazione di Bundesliga nell'uscita prima della sosta nazionali, diventando il più giovane nella storia del Werder Brema, disimpegnandosi ottimamente per oltre un'ora di gioco marcando Marcus Thuram, figlio di Lillian e obiettivo di mercato dell'Inter. Passando alla trequarti, troviamo il classe 2006 Gianluca Prestianni, argentino del Velez. Fantasista brevilineo, può disimpegnarsi in tutti i ruoli dell'attacco, fasce comprese. Il meglio lo ha dato come seconda punta, posizione nella quale può sfruttare al meglio le sue doti: dribbling, agilità e visione di gioco. Si vocifera che sia nel mirino della Fiorentina.
CAPALDO, GALOPPO E DI CESARE SULLE ORME DI RETEGUI
Nicolàs Capaldo è una mezzala ventiquattrenne del Salisburgo, che i tifosi della Roma si ricorderanno per il gol all'andata di Europa League, poi rimontato al ritorno. Centrocampista tuttofare, è monitorato dallo staff di Mancini, anche se una sua convocazione appare poco probabile vista l'abbondanza nel reparto. Discorso simile per Giuliano Galoppo, interno di centrocampo argentino con passaporto italiano. Galoppo gioca nel San Paolo, club nel quale si sta disimpegnando alla grande come trequartista. Otto gol e due assist in dieci presenze nel Paulistao quest'anno. Chiudiamo con Marco Di Cesare, centrale di chiare origini italiane che gioca in Argentina.
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