FORMULA 1: A MELBOURNE IL TERZO ROUND, È GIÀ FUGA RED BULL?

Submitted by mattia.todisco on Fri, 03/31/2023 - 11:00
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Redazione
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Dopo una settimana di pausa dall’ultimo Gran Premio in terra saudita, la Formula 1 cambia continente ma resta su un tracciato cittadino. Saranno infatti i 5.278m costeggianti il lago dell’Albert Park di Melbourne, in uso dal 1996, ad ospitare il terzo round del circus. Riparte, dunque, dall’Australia la caccia alle due Red Bull, fino ad ora dimostratesi in totale dominio del campionato sia con Sergio Perez, fresco vincitore a Jeddah, sia con Max Verstappen, vittorioso in Bahrain. Nella classifica costruttori sono infatti già 39 i punti che separano la scuderia di Milton Keynes da Aston Martin e Mercedes. Decisamente attardate restano, invece, le Ferrari, alle prese con problemi di affidabilità e una SF-23 che tutto sembra fare fuorché dimostrarsi all’altezza delle aspettative.

 

PRONOSTICI

Sarà insindacabilmente il campione olandese il netto favorito, tanto per le qualifiche quanto per la gara. La sintesi di forze venutasi a creare tra Verstappen e una impareggiabile RB19 rischiano, infatti, di fiaccare già all’alba della stagione il pathos della competizione, tema sul quale stanno iniziando a interrogarsi organizzatori e promoters. Solo una rottura durante le qualifiche ha, infatti, impedito a SuperMax di iniziare la stagione con un bis in Arabia Saudita. Nonostante la quindicesima piazzola sullo schieramento, il numero 1 è riuscito a risalire con evidente semplicità sino alla seconda posizione, che lo ha accompagnato al traguardo non prima di segnare il giro veloce della gara all’ultima tornata, soffiando così la testa della classifica al compagno di scuderia Sergio Perez. È proprio il messicano, qui secondo lo scorso anno, a essere indicato come unico pilota in grado di potersi frapporre tra Verstappen e la vittoria. Grazie a questa più che netta superiorità tecnica Red Bull, l’olandese potrebbe sfatare il tabù australiano, una delle poche piste che non lo ha mai visto né vincere né partire dalla pole. L’ultimo trionfo del team anglo-austriaco sul suolo dell’ex colonia britannica risale al secondo mondiale di Sebastian Vettel, nel 2011.

Unico compagno di podio della coppia Red Bull è stato, sia in Bahrain che a Jeddah, l’inossidabile Fernando Alonso, a oro in Australia nel lontano 2006. Dalla ritrovata freschezza delle sue 41 primavere, il pilota di Oviedo sta godendo di una Aston Martin in grado di sconvolgersi efficacemente per questo 2023 di Formula 1, riuscendo nell’intento di divorare molte avversarie in termini di sviluppo. Se l’elegante verde british che tingeva le livree della AMR22, l’anno scorso, perse tono con il ritiro di Vettel ed il dodicesimo posto di Stroll, è invece plausibile pensare che quest’anno la AMR23 possa ancora presentarsi come seconda forza della griglia tra le mani di un pilota il cui talento sembra esser stato imbevuto d’eterno. Il centesimo podio lo certifica.

Se del tutto lodabile è stato lo sviluppo della Aston Martin, quanto meno deludente è stato quella della Ferrari. La Scuderia del Cavallino giunge a Melbourne con due mesti risultati, frutto di una SF-23 alle prese con una grave inefficienza aerodinamica e un pronunciato problema di usura gomme. I problemi maggiori si sono palesati ogni qualvolta dal muretto sono state montate in gara le gomme hard. Nel tentativo di invertire la rotta, proprio in settimana, da Maranello sono trapelate notizie secondo cui un importante pacchetto di sviluppo, riguardante fondo e sospensioni, debutterà in quel di Imola. Si dovrà, invece, attendere la Catalunya per i cambiamenti alle pance. Nel frattempo le uniche virtù che potranno accompagnare Charles Leclerc e Carlos Sainz saranno la pazienza e la fiducia nel team. Di certo non si può non essere colti da una profonda nostalgia se riavvolgiamo il nastro ad un anno fa, quando la F1-75, nelle mani di un ispiratissimo Leclerc, sembrava poter dar corpo a sogni da troppo tempo attesi, tagliando per prima il traguardo sotto il cielo australiano. Quello stesso cielo che domenica mattina, con alta probabilità, si rivelerà nemico della Rossa su una pista predisposta ad esaltarne le mancanze attuali per via dell’impatto che il medio-alto carico aerodinamico avrà sull’usura pneumatici, al netto di un asfalto non molto abrasivo.

In fase di profonda ristrutturazione, se non di vera e propria rivoluzione, troviamo pure la Mercedes di Lewis Hamilton e George Russell. Anche i due britannici attendono trepidanti l’appuntamento di Imola, dove la casa di Stoccarda, in tandem con Ferrari, porterà finalmente in pista il concept B della W14, rinunciando alla fallimentare filosofia zero-pods con cui si era pensato di poter meglio interpretare l’era ad effetto suolo. Nel frattempo, però, la Freccia d’Argento sembra esser riuscita a lavorare discretamente sull’assetto, aggiudicandosi il quarto e quinto posto in Arabia e affermandosi come terza forza, proprio ai danni della Ferrari. Volendo condire il panorama Mercedes diamo qualche numero circa il rendimento del Re Nero in quel di Melbourne, a podio qui per ben nove volte (incluse due vittorie) e scattato per otto volte, di cui sei consecutive, dalla pole position. Chissà che un guizzo del sette volte iridato non possa sparigliare le carte quantomeno in qualifica. Le probabilità, concretamente, sono assai remote.

 

Ricordando a tutti gli appassionati di settare le lancette sul fuso oceanico, lasciamo qui di seguito gli orari di sabato e domenica per la Formula 1.

 

1 aprile

Ore 03.30: FP3 GP Australia

Ore 07.00: Qualifiche GP Australia

 

2 aprile

 Ore 07.00: GP Australia

 

(Credits: Getty Images)

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SN4P
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