Sarebbe potuta essere una partita determinante contro una rivale fortissima, uno stimolo in più per dimostrare di essere una squadra ancora al top in Eurolega. E invece Olimpia-Barcellona sarà la classica gara di “fine stagione”, o meglio di fine regular season, in cui qualche verdetto è già arrivato. I blaugrana sono ai playoff, i milanesi no e non possono arrivarci. La sentenza era nell’aria ed è diventata certezza aritmetica dopo la sconfitta in casa del Maccabi Tel Aviv. Il girone di ritorno della squadra di Ettore Messina, dopo l’arrivo dal mercato di Shabazz Napier, è stato da squadra di vertice ma non è bastato per recuperare da una prima metà disastrosa, in cui per qualche giornata l’Olimpia è stata l’ultima della classe.
Il nuovo stop di Pangos, un calendario molto pieno, le sconfitte in campionato e quella contro il Real Madrid in un punto a punto finito a favore delle merengues, hanno tolto certezze ed energie a Milano fino a togliere ogni possibilità di rimonta per agguantare l’ottavo posto, ultimo utile in chiave playoff. Stasera alle 20.30, nella cornice del Forum, gli appassionati che hanno acquistato il biglietto e quelli che assisteranno davanti allo schermo avranno comunque l’opportunità di vivere uno spettacolo sulla carta godibile, visti i tanti giocatori di alto livello presenti sul parquet.
Milano ha le sue armi a disposizione. Da Napier al rientrato Shields, fino a Melli sotto le plance e a Voigtmann, finalmente all’altezza del compito. Per contro, il Barcellona di Jasikevicius è una macchina complicatissima da affrontare. E’ seconda in Eurolega a una vittoria dall’Olympiacos e a pari merito (22 vittorie e 10 sconfitte) con i rivali del Real Madrid. Schierano gente come Higgins, Mirotic o Vesely. Hanno la seconda miglior difesa del torneo. A differenza di Milano, giocano per un traguardo, visto che ancora possono migliorare la propria posizione in classifica in vista dei playoff.
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