Cambiano gli scenari nella Campagna del Nord, e si passa dai muri e dal pavé alle Cotes delle Ardenne con il primo appuntamento di un trittico che è già leggenda, l'Amstel Gold Race. La Classica della Birra è la più giovane delle corse a queste latitudini, ma comunque prossima al compimento dei 60 anni. Come tradizione saranno 253 i chilometri da percorrere con partenza ancora una volta fissata a Maastricht e l'arrivo a Valkenburg. Delle tre corse del trittico è sicuramente la meno impegnativa, ma nel finale gli ostacoli non mancano a partire dalle cotes di Plettenberg, Eyserweg, St. Remiguisstraat e Vrakelberg, per poi concludere in bellezza con il nuovissimo Sibbergrubbe e il simbolo della corsa, il Cauberg.
Per la vittoria dell'Amstel c'è un favorito assoluto e risponde al nome di Tadej Pogacar, che tenterà di aggiungere un'altra classica alla sua già ricca collezione di vittorie. Assenti invece le due stelle Mathieu Van der Poel, reduce dal successo alla Roubaix, e Wout Van Aert che non è uscito al meglio dall'Inferno del Nord. Non ci sarà nemmeno Julian Alaphilippe che sta recuperando da un infortunio. A contendere il successo allo sloveno ci saranno però sicuramente Michal Kwiatkowski, vincitore lo scorso anno e il britannico Tom Pidcock. Ma non solo loro, visto che potranno essere della partita anche l'americano Neilson Powless, il colombiano Sergio Higuita, lo sloveno Matej Mohoric e il belga Tiesj Benoot, che ha la grande chance di correre da capitano in una formazione di solito ricca di stelle come la Jumbo Visma. Tra le sorprese Benoit Cosnefroy, Jay Hindley, Mauro Schmid e Soren Kragh-Andersen. Tra gli italiani potrebbe avere una buona occasione Andrea Bagioli, già buon piazzato alla Freccia del Brabante, così come Gianni Moscon, Samuele Battistella e Lorenzo Rota.
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