BUON COMPLEANNO ROBERTO BONINSEGNA. 5 CURIOSITÀ “BONIMBA”

Submitted by greta.torri on Fri, 11/13/2020 - 13:31
Hero image
Autore
Marco Di Milia
news date
News di tipo evento?
No

“Ci sono cose che non si possono insegnare. Cose che hai dentro di te o che non hai dentro di te. Una è il coraggio, l’altra è l’istinto, che qualcuno chiama intelligenza calcistica”. Qualità che Roberto Boninsegna ha sempre dimostrato di avere, dentro e fuori il campo, perché non si arriva a essere il primo marcatore italiano in un campionato estero, tre volte capocannoniere in patria e detenere un record, tuttora imbattuto, di 19 rigori calciati senza errori, se non si è “Bonimba”.

In occasione del suo compleanno, oggi 13 novembre, ecco 5 curiosità sul mitico Roberto Boninsegna:

1. Il nomignolo “Bonimba” fu un’idea di Gianni Brera, che si divertì a unire il cognome Boninsegna con il termine “Bagonghi”, un vecchio appellativo per i nani da circo. Questo perché nonostante la statura non proprio colossale, Bobo riusciva a saltare sempre più in alto dei suoi marcatori.

2. Pur avendo saltato l’appuntamento con la Grande Inter di Helenio Herrera per farsi le ossa in giro per l’Italia, da Prato a Cagliari, passando per Potenza e Varese, qualche anno dopo la sua vecchia squadra non ci ha pensato su due volte per riaverlo in formazione. Con un nuovo Herrera alla guida, il paraguaiano Heriberto.

3. Boninsegna è stato al centro delle cronache rosa per un flirt con Raffaella Carrà. Tuttavia, a corteggiare la già famosa soubrette fu un giovane fan piuttosto somigliante al calciatore, che rimase del tutto ignaro della vicenda. Quando però i giornali diffusero la notizia della liaison tra la Carrà e il giocatore lombardo, la signorina Ilde, reale fidanzata di Bobo, non gradì per niente lo scoop.

4. Il suo assist leggendario al gol di Rivera che chiuse in vittoria la “Partita del Secolo” tra Italia e Germania ai Mondiali 1970, non fu solo un calcolo millimetrico di strategia calcistica, ma anche un buon intervento della sorte, come lo stesso Bobo ha più volte ricordato: “Io non ho visto nessuno, né Riva sul primo palo, né Rivera in mezzo all’area. L’ho calciata lì perché era l’unica cosa che potevo fare…”

5. Boninsegna non è stato solo un protagonista sui campi di calcio, ma si è divertito negli anni a prendere parte a film e sceneggiati televisivi. Per la Rai è stato un monatto ne “I Promessi Sposi”, mentre nel “Don Camillo” di Terence Hill ha interpretato il difficile ruolo di… un calciatore!

(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Calcio