STRANO MA SPORT, IL BOTAOSHI: BUTTA GIÙ IL PALO

Submitted by alessio.berton on Sun, 04/23/2023 - 21:32
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Redazione
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La primavera... il periodo dell'anno caratterizzato dal risveglio della natura, dalle temperature miti e dalle gite fuoripista. Per noi di Strano ma sport però, è la stagione del Botaoshi, uno sport popolarissimo fra gli studenti delle scuole superiori giapponesi. La traduzione italiana di Botaoshi dice molto sullo scopo del gioco: "far cadere il palo" è il mantra per tutti i partecipanti. Uno sport istituzionale in Giappone, per via del legame stretto che con l'Accademia militare nazionale, luogo nel quale ricopre una tradizione importantissima in quanto evento clou nelle celebrazioni per l'anniversario della fondazione dell'Esercito nipponico.

 

LE REGOLE DEL BOTAOSHI

Per vincere, bisogna far cadere il palo avversario. Niente di più, niente di meno. Il problema è che a sfidarsi sono due squadre composte da 150 giocatori l'una. Prima del fischio d'inizio, i giocatori si dividono in due gruppi, uno dedicato all'attacco e uno alla difesa, nei quali ci si differenzia ulteriormente a seconda dei ruoli, ma lo vedremo più avanti. I due pali hanno un'altezza variabile, che va dai 3 ai 5 metri, e per vincere è sufficiente piegarlo di almeno 30 gradi. Per via della natura aggressiva, i partecipanti devono necessariamente indossare delle protezioni simili a quelle del rugby, caschetto incluso, mentre è vietato l'utilizzo di scarpe. Il Botaoshi è considerato uno sport molto pericoloso e decisamente violento. Il grande numero di giocatori coinvolti richiede non solo doti fisiche, ma anche tattiche: da qui nasce la divisione dei ruoli.

 

I RUOLI NEL BOATOSHI

Abbiamo parlato della divisione in due gruppi, attaccanti e difensori, e della successiva specializzazione all'interno di essi. Come nel calcio i difensori si dividono in terzini e centrali, anche nel Botaoshi i giocatori hanno dei veri e propri ruoli. In difesa, a protezione del palo, troviamo coloro "alla base del palo" che hanno il compito di sorreggere l'asta, i quali sono protetti dai compagni "in barriera", la cui funzione è ampiamente deducibile dal nome. Troviamo poi i "contrastatori" che devono ostacolare le iniziative degli avversari e i "difensori in mischia", i quali diventano dei ponti umani per i compagni, così da permettere loro una difesa anche in altezza. Il ninja invece, rimane accovacciato in cima al palo e deve muoversi per bilanciare l'oscillazione del protagonista dello sport. Gli attaccanti si dividono in soli due sottogruppi: quelli in "mischia" e quelli al "palo". I primi fungono da trampolino ai secondi, che si lanciano in direzione del palo, con lo scopo di farlo cadere grazie al proprio peso.

 

STRANO MA SPORT: GLI ALTRI

Questo sport va dritto nella categoria "Strano ma sport" insieme ad altri colleghi più o meno illustri, come Calci negli stinchi, uno sport nel quale bisogna far cedere l'avversario a suon di colpi sulle tibie appunto, o il meno doloroso Cheeserolling, nel quale bisogna rotolare giù per un pendio più velocemente di una forma di formaggio. Una categoria, sulla quale nientemeno che l'ex Barcellona Piquè ha voluto investire, puntando sui campionati di Keep-up Balloon. Uno contro uno con l'obbiettivo di non far cadere un palloncino in una stanza piena di ostacoli, niente di più semplice. Se siete amanti delle regate invece, ve ne proponiamo una con le zucche al posto delle normali imbarcazioni. Se invece volete allenare sia il corpo che la mente, lo sport che fa per voi è il Chessboxing. Per gli amanti della scienza, la disciplina più in voga in questo momento è il robot - sumo, dove le creature realizzate da appassionati di tecnologia si sfidano in un duello a colpi meccanici. L'ultimo che abbiamo visto è molto particolare: tuffi, tuffi e tantissimi tuffi, nel fango però. Rimanendo in tema pasquale, hanno inventato un bellissimo sport con le uova, ma non anticipiamo niente.

 

 

(Credits: Getty Images)

 

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