Ci sono volute sette gare per stabilire chi tra Sacramento Kings e Golden State Warriors avrebbe sfidato i Lakers nelle semifinali di Western Conference. La “bella” fra le due franchigie californiane ha visto prevalere -con un netto distacco- i campioni Nba in carica allenati da Steve Kerr e trascinati in campo dai 50 punti di un leggendario Steph Curry che ha segnato il record come miglior prestazione di sempre in una gara 7 dei playoff.
NBA: CURRY CONTRO LEBRON, I PRECEDENTI
Sarà quindi Curry contro LeBron ai playoff, in una serie che ricorda quelle che valevano l’anello tra il 2015 e il 2019. Gli scontri tra i due vedono in vantaggio il 30 dei Warriors nei playoff (3-1 nelle serie e 15-7 nelle partite singole), mentre l’unico precedente ai play-in sorride a LeBron. In regular season è perfetta parità: 10 a 10. Il derby di Akron ma non solo. Tanti temi da affrontare in una delle sfide più belle dell’intera lega.
NBA: GOLDEN STATE WARRIORS – LOS ANGELES LAKERS, LE FATICHE DI GARA-7
I campioni in carica Nba hanno avuto la meglio dei Kings dopo 7 lunghe sfide. Questo comporta un carico di stress e stanchezza non indifferente che potrebbe costare alla lunga. Soprattutto nell’ultima uscita al Golden1 Center, Kerr ha sfruttato poco la panchina: Jordan Poole è stato quello con più minuti in campo fra i non titolari, appena 18. I Lakers invece, hanno avuto qualche giorno di riposo in più grazie agli incredibili 40 punti di scarto rifilati ai Grizzlies in gara 6. Coach Ham ha chiamato in causa praticamente tutto il roster nella serie, con ben nove giocatori sopra i 10 minuti di media a gara e soprattutto con ottimi risultati.
NBA: GOLDEN STATE WARRIORS – LOS ANGELES LAKERS, I NODI DELLA SERIE
I Lakers hanno mostrato un’ottima difesa nel pitturato, soprattutto nell’ultima uscita. Davis ha letteralmente chiuso il canestro ai Grizzlies, costringendoli a prendere molti tiri dall’arco forzati. “Tiri dall’arco forzati” sono parole che a Curry e compagni non si addicono più di tanto: con loro anche un brutto tiro, diventa un buon tiro. Sicuramente la percentuale da tre di Golden State sarà una chiave determinate nella serie, così come giocherà un fattore decisivo il supporting cast dall’arco. Se anche giocatori come DiVincenzo, Payton e lo stesso Green giocheranno più aggressivi dalla distanza, per i Lakers diventerebbe un problema. Al contrario i gialloviola potranno sfruttare la maggior fisicità sottocanestro per godere di doppie occasioni, e qui il ruolo di Davis e Vanderbilt sarà fondamentale. Il fattore campo è a favore di Golden State, e questo potrebbe essere un punto chiave della serie.
NBA: GOLDEN STATE WARRIORS – LOS ANGELES LAKERS, I GIOCATORI CHIAVE
Tanta curiosità attorno a Austin Reaves, uomo copertina della serie contro Memphis. Coach Ham gli ha lasciato gli stessi minuti di Davis, segno di una grande fiducia in lui. Fiducia che Reaves ha prontamente ripagato in entrambe le fasi di gioco. Oltre ai soliti LeBron e Davis, occhio anche a Reaves. Il jolly poi, lo possono pescare i vari Schroder, Hachimura e Russell, come già successo nella serie del primo turno. Per Golden State sarà invece fondamentale ritrovare il miglior Jordan Poole, apparso un po’ spento con soli 12 punti di media. Potrebbe trovare più spazio Kuminga, per via della sua fisicità. Rispetto alla serie contro Sacramento, Thompson e Wiggins dovranno aiutare maggiormente Curry in fase offensiva per aprirgli il campo e costringere la difesa dei Lakers a compiere scelte difficili. Appuntamento per gara 1 stanotte alle 4.
(Credits: Getty Images)
