LA STORICA LE MANS ATTENDE LA MOTOGP: BAGNAIA FAVORITO

Submitted by federico.tireni on Fri, 05/12/2023 - 13:40
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Redazione
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Dopo una settimana di sosta la MotoGP riparte dal GP di Francia per il quinto atto della stagione. La vittoria di Jerez de la Frontera ha riconsegnato a Pecco Bagnaia la vetta della classifica dopo le due scivolate consecutive in Argentina e Texas, mentre il suo primo rivale, Marco Bezzecchi, terminava nella ghiaia la domenica andalusa. Il Circuito Bugatti fu progettato nel 1966 sfruttando la corsia box del celebre tracciato di Le Mans, sede della storica gara di 24 H. Il suo layout, sviluppato su soli 4185m e 11 curve, è tra i più brevi del calendario, ma abbastanza impegnativo per moto e gomme. Le importanti staccate e le ripartenze da bassa velocità - fasi in cui eccelle Ducati - esigono stabilità in frenata e un buon livello di trazione, rendendo non semplice la vita degli pneumatici che, secondo i dati Michelin, sono qui sottoposti ad un medio-alto valore di degrado. L’ultima riasfaltatura, inoltre, è datata 2016 e questo potrebbe causare qualche problema di grip, tendenzialmente mai straordinario sulla pista transalpina.

Un ruolo decisamente importante lo avrà anche il meteo, con i capricciosi cieli della Loira spesso e volentieri inclini a rimescolare le carte. In caso di pioggia a giovarne sarà certamente il tuttofare Danilo Petrucci, questo week-end prelevato dal paddock della Superbike per sostituire l’ancora infortunato Enea Bastianini nel team Ducati Factory, salutato nel 2020. Ma il grande ritorno sarà quello di Marc Marquez, ricevuto l’ok dei medici l’otto volte Campione dei Mondo prenderà regolarmente il via al GP di Francia dopo l’infortunio di Portimao.

 

PRONOSTICI

Nel momento più difficile di questo principio di stagione, dopo due zeri che avevano prematuramente iniziato a minarne certezze e solidità, Pecco Bagnaia è stato in grado di tornare a splendere, facendolo con autorevolezza e intelligenza, senza sbavature e con la lucidità di chi non ha smarrito la consapevolezza della propria forza. La fusione tra la Desmosedici di Borgo Panigale ed il torinese ha dato prova, ancora una volta, di essere la coppia favorita del campionato. Sicuramente sarà da limare la tendenza ‘tutto o niente’ che troppo spesso ha contraddistinto il cammino di Bagnaia, ma nei momenti in cui tutto riesce a fluire liscio quel numero 1 sul cupolino non lascia adito a chiacchiere. Come evidente Bagnaia sarà il principale candidato alla vittoria anche in questo fine settimana, in una pista che non lo ha mai visto a podio in MotoGP (ma vincitore nel 2018 in Moto2) dove, però, la Ducati ha dettato legge negli ultimi tre anni con le vittorie, in ordine, di Petrucci, Miller e Bastianini.

Ad inseguire Nuvola Rossa nelle quote per la vittoria troviamo, secondo gli esperti, il rientrante Marc Marquez, sul gradino più alto di Francia nel 2018 e 2019. Tuttavia, ‘El Cabroncito’ dovrà fare i conti con due fattori rilevanti: il prolungato stop, che lo ha visto assente dal paddock a partire dalla prima domenica della stagione, e il grave ritardo tecnico accusato dalla sua Honda. Sono diverse, dunque, le ragioni per cui probabilmente l’iberico avrà bisogno quantomeno di qualche gara prima di tornare a competere per le posizioni di vertice.

A sorridere sono invece i due alfieri del team ufficiale KTM Jack Miller e Brad Binder, con il secondo fresco vincitore della Sprint Race di Jerez (dopo quella in Argentina) e secondo la domenica. La moto austriaca sta dimostrando, settimana dopo settimana, di avere tutte le carte in regola per essere una costante di questa stagione e non un’improvvisa cometa pronta a spegnersi. Il sudamericano è attualmente terzo in classifica a 25 punti dal leader in rosso, potrebbe essere lui l’anti-Bagnaia nel prosieguo della competizione? Sicuramente la tenacia, l’irruenza ed il carattere sanguigno della sua guida possono essere un’arma a favore, specialmente in potenziali corpo a corpo. Il titolato Moto3, edizione 2016, non è, però, mai andato l’ottavo posto in Francia da quando milita nella classe regina.

Dovrà, invece, scrollarsi qualche ombra di dosso Marco Bezzecchi, secondo nel Mondiale, ma autore di due prestazioni opache in Texas e Spagna. Specialmente in Andalucia il romagnolo è parso abbastanza in difficoltà in sella alla sua GP22, in un weekend che tra Sprint Race e gara domenicale ha consegnato lui un solo punto. Serve una risposta di carattere per pensare di poter ambire al team ufficiale. La pioggia di Le Mans potrebbe venirgli incontro data la speciale attitudine dimostrata in più occasioni su fondi difficili.

Sottotono anche le due Aprilia factory di Aleix Espargaro e Maverick Vinales. La sensazione che si percepisce è quella di un raccolto sin qui inferiore rispetto a quanto la velocità di piloti e moto avrebbe consentito. Il quinto posto di Aleix a Jerez, dopo la pole position del sabato, ha lasciato un po' di amaro in bocca. A Noale bisognerà dunque lavorare per dare ‘compiutezza’ alle proprie prestazioni, evitando noie tecniche e ragionando su qualche errore ripetuto. Sarebbe molto interessante vedere una RS-GP pienamente in forma, specialmente tra le mani di quel Vinales in grado di trionfare qui con Yamaha nel 2017.

Paiono, invece, naufragare sempre più le ambizioni iridate dell’idolo di casa Fabio Quartararo. La sua M1 risulta essere del tutto inoffensiva tanto nel giro secco quanto nel combattere da vicino con i marchi rivali. Ripetere quel podio ottenuto in casa nel magico 2021 non è dunque alla portata. Le speranze del francese potrebbero trovare supporto, forse, solo nelle gocce d’acqua. Due volte a podio in classe regina (2017 e 2021), può essere, invece, Johann Zarco, in sella alla GP23 del team Pramac, candidato a tenere alto il drapeau tricolore.

 

MOTO2

La classifica della Moto2 si presenta sportivamente molto eccitante. In vetta, dopo il GP di Spagna, troviamo, infatti, appaiati a pari punti Tony Arbolino e Pedro Acosta, seguiti da Aron Canet a -22. Tra i due principali contendenti a spuntarla nei pronostici è, però, l’iberico, autore finora di due vittorie, un secondo e un dodicesimo posto, nonostante uno storico che non lo ha mai visto davvero protagonista in terra d’Oltralpe, dove è giunto ottavo in Moto3 nel 2021 e scivolato lo scorso anno all’esordio nella middle class. Pedrito quest’anno ha sempre tagliato il traguardo davanti al suo rivale in occasioni di gara asciutta. Tony, quarto a Jerez e per la prima volta giù dal podio in questo 2023, ha, però, dato dimostrazione di una grandissima maturazione, non sprecando mai nulla e tenendosi sempre lontano da alti e bassi. L’eccelsa performance sul bagnato dell’Argentina infonde molta fiducia considerato il meteo ballerino di cui abbiamo parlato.

Ad ogni modo nell’appuntamento andaluso non è stata quella di Arbolino la moto del team MarcVDS a brillare, bensì quella del compagno di squadra Sam Lowes. L’inglese ha vissuto un fine settimana da vero illuminato; miglior tempo nelle libere, pole position, giro veloce in gara e vittoria. Uno di quei domini schiaccianti da rendere soporifera la corsa, passata in testa dalla prima all’ultima curva. Sappiamo quanto Lowes sia incline all’alternanza di slanci e tonfi, ma lo stato di grazia mostrato in Spagna non può non essere tenuto in conto nell’approcciarsi a questo weekend. La vittoria raccolta in Loira nel 2020 completa, infine, il quadro.

 

MOTO3

Ci ha preso gusto Ivan Ortolà. Dopo la vittoria nel GP delle Americhe, il classe 2004 del team Angeluss MTA ha calato il bis in Spagna, con una gara senza pecche e una strategia perfetta all’ultimo giro. Il giovane talento recupera ora in classifica e si porta al terzo posto, a -9 dal leader Holgado, giunto sesto. Le sue quotazioni, evidentemente, crescono, anche se la coppia favorita in Francia sarà quella composta da Jaume Masia e Ayumu Sasaki. Il pilota del team Leopard ha concluso terzo la gara di casa, dopo averne condotto gran parte ma mancando all’ultimo giro, quando addirittura ha rischiato di vedersi sfumare il podio. Il veterano della classe cadetta ha, però, trionfato a Le Mans lo scorso anno, quando alle sue spalle ha tagliato il traguardo proprio Sasaki. Per il giapponese, dunque, il secondo posto è stato il miglior risultato raccolto su suolo francese e il quarto posto d’Andalucia si spera possa essere segnale di una concretezza finora mancata al nipponico, autore di due zeri in Argentina ed USA.

Attenzione anche al brasiliano Diogo Moreira, secondo in classifica a quattro punti da Holgado. La sua posizione e le prestazioni mostrate in questo avvio di campionato, dopo un anno di apprendistato, impongono di considerarlo pienamente della partita

 

(Credits: Getty Images)

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