Si aspettava onestamente qualcosa di più dalla settima tappa del Giro d'Italia con arrivo sul Gran Sasso. Una frazione, la Capua-Campo Imperatore, con diverse asperità in cui però i capitani hanno deciso tutti di nascondersi, da Evenepoel a Roglic passando per tutti gli altri possibili protagonisti, lasciando che tre fuggitivi prendessero margine per arrivare da soli al traguardo. Alla fine la vittoria di giornata è andata all'italiano Davide Bais, bravo ad anticipare negli ultimi metri della lunga salita finale i due compagni d'avventura Vacek e Petilli, rispettivamente secondo e terzo. Quarto, dopo aver vinto la volata del gruppo di inseguitori, il campione del. mondo Remco Evenepol, che ha ceduto lo scettro del leader a Leknessund ormai da due tappe in attesa di recuperarla probabilmente domenica nella cronometro
Oggi è in programma l'ottava frazione, da Terni a Fossombrone, 207 km con un paio di asperità negli ultimi 60 km di gara, in cui potrebbe esserci qualche tentativo per attaccare (se ci sarà un pizzico più di coraggio rispetto alla giornata di ieri). Alla fine dell'ultima salita mancheranno 6km di discesa e piano, la differenza bisognerà provare a farla prima.
"Devo ancora realizzare quel che ho fatto, non avrei mai pensato che ci avrebbero fatti arrivare al traguardo. Dedico la vittoria al mio compagno di squadra Arturo Gravalos e alla mia famiglia", ha dichiarato Bais a fine gara
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