La maglia rosa del leader del Giro d'Italia è tornata sulle spalle di Geraint Thomas alla fine della Sabbio Chiese - Monte Bondone in programma ieri, una delle tappe più complicate della manifestazione di quest'anno. Dopo due settimane di attesa da parte degli uomini di classifica, ieri si è vista finalmente battaglia. Particolarmente da parte di Joao Almeida, che a pochi chilometri dall'arrivo ha tentato lo scatto ed è stato dapprima tenuto a bada da Kuss, compagno di squadra di Roglic al servizio del suo capitano, quindi da Geraint Thomas, che ha tenuto il passo fino alla fine cedendo soltanto in volata la vittoria di tappa. L'arrivo a due ha permesso a Thomas di tornare al vertice della generale al posto di Bruno Armirail, ma soprattutto di staccare Roglic di 25 secondi. La graduatoria dice ora primo il britannico, secondo il portoghese vincitore di giornata a 18 secondi, terzo lo sloveno a 29 e poi il primo italiano, Damiano Caruso, a 2'50.
Primo successo al Giro per Joao Almeida:
"Qualcosa di veramente speciale, è un sogno che diventa realtà. Stavo davvero bene e la squadra è stata straordinaria. Ci ho provato, Thomas stava bene come me e abbiamo collaborato fino all'arrivo. Volevo guadagnare su Roglic e provare a vincere. Negli ultimi anni due anni ho lavorato quotidianamente per migliorarmi ed essere la versione migliore di me stesso, ora sto raccogliendo i risultati. Podio? Posso essere contento, ma se è il primo gradino è meglio".
Oggi una tappa di transizione, la diciassettesima: Pergine Valsugana - Caorle, 195 km a favore dei velocisti rimasti in gruppo. Domani si tornerà a salire con altr edue tappe molto impegnative, Oderzo - Val di Zoldo e Langarone - Tre Cime di Lavaredo, prima della cronometro in partenza da Tarvisio sabato prossimo e della Roma - Roma, passerella che concluderà il Giro domenica.
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