Primoz Roglic conquista il Giro d'Italia numero 106. Il corridore sloveno ha infatti alzato al cielo di Roma il “Trofeo senza fine” e si porta a casa l'ultima Maglia Rosa grazie però all'impresa compiuta nella crono scalata del Monte Lussari, soprattutto alla luce del problema tecnico che rischiava di fargli compromettere tutto, un salto di catena che gli ha fatto perdere numerosi secondi. Il capitano della Jumbo-Visma non si è perso d'animo e ha operato un forcing finale che il rivale, il gallese della Ineos-Grenadiers Geraint Thomas non ha saputo reggere, pagando 40” dal rivale. In classifica generale Roglic ha trionfato con un margine esiguo su Thomas, appena 14”, e con 1’15” su Joao Almeida. Ai piedi del podio Damiano Caruso a 4’40”, quinto Thibaut Pinot a 5’43”.
Per quanto riguarda le altre classifiche: Jonathan Milan si è aggiudicato la maglia ciclamino, Joao Almeida è il miglior giovane (maglia bianca), la maglia azzurra del miglior scalatore è andata al francese Thibaut Pinot. La classifica a squadre è andata alla Bahrain-Victorious. Per Roglic si tratta del primo successo al Giro d'Italia che arricchisce un palmares che conta di tre Vuelta di Spagna, una Liegi-Bastogne-Liegi e un oro olimpico nella cronometro.
La passerella finale nella tappa che si svolgeva nel circuito della Capitale, il successo è andato al britannico Mark Cavendish al passo d'addio, che chiude quindi con un successo di tappa la sua storia al Giro d'Italia, fatta di 17 sigilli in sette partecipazioni. Secondo posto il lussemburghese Kirsch e terzo l'italiano Fiorelli. Proprio lo sprinter azzurro al termine della corsa ai microfoni della Rai ha dichiarato:
“Lo sprint è stato molto confusionario. Sapevo che era una volata da fare da dietro, in rimonta, quindi anche quando all’ultimo chilometro ero ancora in ventesima posizione non mi sono preoccupato minimamente. Sono contento che abbia vinto Cavendish. Si merita di chiudere una carriera del genere in bellezza”.
(Credits: Getty Images)
