Considerato un'attività stramba in occidente, il sepak takraw è un vero e proprio sport che spopola nel Sud-Est asiatico. La disciplina potrebbe essere comparata alla pallavolo, se non fosse che i giocatori possono toccare la palla con tutto tranne che con le mani. Anche la palla non è la classica in cuoio, ma è fatta di rattan intrecciato.
IL SEPAK TAKRAW: LE REGOLE
Niente mani, principalmente la palla si colpisce con i piedi o con la testa. Le squadre sono due, ciascuna composta da tre giocatori che si sfidano su un campo rettangolare con le dimensioni simili a quelle di un campo da badminton, diviso a metà da una rete da pallavolo. Anche l'assegnazione dei punti è simile al sistema utilizzato nel volley e si conquistano quando la palla cade nel campo avversario. Per aggiudicarsi un set è necessario totalizzare 21 punti, mentre la vittoria spetta al team che per primo vince due set.
LE ORIGINI DEL SEPAK TAKRAW
Inizialmente si giocava in cerchio con una palla di rattan ed era un gioco praticato dai giovani thailandesi e malesi già nel XV secolo. Il moderno sepak takraw nasce in Thailandia nel 1740, ma è solo nel 1866 che la Siam Sport Association stabilisce e scrive le regole del gioco in forma agonistica. In questo primo periodo la disciplina è praticata solo in Thailandia, mentre nel 1935 il sepak takraw varca i confini dell'antico Siam per affermarsi in Malesia e da lì nel resto del Sud-Est asiatico.
CURIOSITÀ
Il sepak takraw cambia nome a seconda della terra in cui è praticato: 'Chin Lone' in Birmania, “Kator” in Laos, "Cầu Mây" in Vietnam, "Raga" in Indonesia. Una disciplina antica che si collega anche ai fumetti e cartoni animati. Sicuramente tutti conoscono il manga Capitain Tsubasa (Holly e Benji) e di conseguenza tutti si sono chiesti come fossero possibili alcune delle acrobazie in campo. Mistero svelato, i fratelli Konsawat della nazionale thailandese, prima di passare al calcio praticavano il sepak takraw.
STRANO MA SPORT: GLI ALTRI
Questo sport va dritto nella categoria "Strano ma sport" insieme ad altri colleghi più o meno illustri, come Calci negli stinchi, uno sport nel quale bisogna far cedere l'avversario a suon di colpi sulle tibie appunto, o il meno doloroso Cheeserolling, nel quale bisogna rotolare giù per un pendio più velocemente di una forma di formaggio. Una categoria, sulla quale nientemeno che l'ex Barcellona Piquè ha voluto investire, puntando sui campionati di Keep-up Balloon. Uno contro uno con l'obbiettivo di non far cadere un palloncino in una stanza piena di ostacoli, niente di più semplice. Se siete amanti delle regate invece, ve ne proponiamo una con le zucche al posto delle normali imbarcazioni. Se invece volete allenare sia il corpo che la mente, lo sport che fa per voi è il Chessboxing. Per gli amanti della scienza, la disciplina più in voga in questo momento è il robot - sumo, dove le creature realizzate da appassionati di tecnologia si sfidano in un duello a colpi meccanici. L'ultimo che abbiamo visto è molto particolare: tuffi, tuffi e tantissimi tuffi, nel fango però. Rimanendo in tema pasquale, hanno inventato un bellissimo sport con le uova, ma non anticipiamo niente. In Giappone invece, in questo periodo gli studenti si sfidano in uno sport pericolosissimo, il Botaoshi.
(Credits: Getty Images)
