E' il giorno del Media Day per il Manchester City, in vista della finale di Champions League in programma contro l'Inter sabato 10 giugno. A parlare sono i protagonisti in maglia Citizens, alcuni dei quali hanno un legame forte con l'Italia. A partire da Pep Guardiola, l'allenatore che ha guidato la squadra a vincere cinque delle ultime sei Premier League. E' già stato nel nostro Paese da calciatore, con Brescia e Roma, verso la fine della carriera. Le interviste realizzate con gli organi di stampa nostrani dimostrano che padroneggia ancora benissimo la lingua.
"Quella di sabato è una partita molto importante, ma non la metto sopra le finali che ho già vinto o che ho perso con il Barcellona - dice il catalano a Sky Sport - Affrontiamo un'Inter che ha una qualità speciale di leggere gli spazi e un portiere come Onana che è eccezionale in questo. Noi favoriti? Se tutto il mondo lo dice lo accettiamo. Viaggiamo per andare vincere, ma anche l'Inter. Sarà una partita durissima perché l'Inter fa tante cose bene. Se non fosse così non sarebbero in finale di Champions League".
Nella rosa dei giocatori c'è invece Ilkay Gundogan, centrocampista tedesco di origini turche. Un pilastro del City, anche se il contratto in scadenza alla fine di questo mese non gli è ancora stato rinnovato. Nell'ultima finale giocata in FA Cup contro il Manchester United ha trascinato i suoi realizzando una doppietta. "Il medico di mio figlio è italiano e interista. Sono legato a Milano e all'Italia perché mio figlio è nato lì e mia moglie ci ha vissuto per qualche anno. Mi piace andare in estate in Italia, magari quest'anno dipende da come andrà la finale... Ne ho perse due, i tifosi possono capire quanto sia grande il mio desiderio di vincere questo trofeo. A 32 anni non so se avrò ancora un'occasione simile".
(Credits: Getty Images)