MONDIALE U20, ITALIA: CHI È PAFUNDI, L'UOMO DELLA FINALE

Submitted by mattia.todisco on Fri, 06/09/2023 - 18:41
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L'Italia di Nunziata vola in finale del Mondiale Under 20 in Argentina con una splendida vittoria sulla Corea del Sud, formazione difficile da affrontare e che ha messo alla prova la tenuta fisica e soprattutto mentale degli Azzurri. Dopo il gol del solito Casadei che ha aperto le danze, ci ha pensato Pafundi a quattro dal novantesimo a riportare in vantaggio l'Italia dopo il pareggio coreano su rigore.

PAFUNDI, IL GOL CHE VALE LA FINALE

Il fantasista dell'Udinese che ha fatto innamorare Mancini, ha pennellato una splendida punizione dai 25 metri "alla Del Piero": calcio di collo interno sopra la barriera e pallone che si insacca soavemente a fil di palo. Una traiettoria morbida grazie al oscillazione alta della gamba calciante. Lo stesso Pafundi ha vissuto una competizione particolare. Partito titolare contro il Brasile, ci ha rimesso il posto nell'undici iniziale nella seconda sfida del girone, sacrificato in nome del cambio di modulo (dal 4-3-2-1 al 4-3-1-2), visto che dietro le punte, Baldanzi è intoccabile. Il trequartista dell'Udinese si è ripreso gli Azzurri ieri sera con un colpo da maestro: andiamo a conoscere meglio il match winner della semifinale.

MONDIALE, ITALIA U20: CHI E' PAFUNDI

Simone Pafundi è nato a Monfalcone nel 2006, è un prodotto della Scuola Calcio dell'Udinese. Alto poco meno di 1,70,Pafundi è il classico fantasista brevilineo, rapido nello stretto che fa dei cambi di direzione il suo punto di forza maggiore in fase di possesso. Il baricentro basso e un'eccellente tecnica individuale fanno chiaramente la differenza in questo tipo di dribbling. Conduzione sicura anche nel traffico, riesce spesso a liberarsi dalla pressione sfruttando il cambio di direzione con l'esterno sinistro.
Mancino puro, ama svariare sulla trequarti partendo da destra, cercando spesso il cambio di gioco sulla sinistra. Chiede spesso il fraseggio corto con i compagni, soprattutto con il riferimento offensivo centrale cerca il gioco a due per liberarsi dalla pressione avversaria. Nell'ultimo terzo di campo risulta spesso decisivo, con giocate verticali a volte forzate, ma che tengono sotto pressione la difesa avversaria. Pecca in fase di finalizzazione, ma è un elemento ampiamente migliorabile considerando la giovane età. Il tiro a giro dal vertice dell'area è sicuramente il tipo di conclusione che privilegia.
Mostra già una personalità non indifferente, cercando il pallone anche in zone delicate del campo e in momenti della partita complicati. Nella formazione Primavera dell'Udinese, batte tutti i calci piazzati.

 

(Credits: Getty Images)

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