FINALE MONDIALE U20: ITALIA ALLA PROVA URUGUAY

Submitted by alessio.berton on Sun, 06/11/2023 - 17:49
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Redazione
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Ultimo atto del Mondiale argentino U20 tra l'Italia e l'Uruguay. Se degli Azzurri di Nunziata conosciamo ormai tutto (qui un'analisi della rosa), dei sudamericani guidati da Broli sappiamo ben poco. Proviamo a capire quali pericoli l'Italia dovrà affrontare nell'attesissima finale del Mondiale. La partita si preannuncia difficile, soprattutto per la grande fase difensiva dei sudamericani. Tecnicamente invece, Inghilterra, Nigeria e Brasile sono superiori, e gli Azzurri hanno dimostrato di giocarsela alla pari se non meglio. Appuntamento per stasera alle ore 23.

MONDIALE U20, ITALIA-URUGUAY: IL CAMMINO DELL'URUGUAY

L'Uruguay ha superato al secondo posto la fase a gironi grazie a due vittorie contro Iraq e Tunisia, mentre nel mezzo ha subito la sconfitta per mano dell'Inghilterra dopo una partita incredibile, co due gol nei tempi di recupero. Quella contro gli inglesi è stato l'unico match dove l'Uruguay ha preso gol. Contro Gambia, Stati Uniti e Isreale la formazione di Broli ha mantenuto la porta inviolata. Tranne l'Inghilterra che l'Italia ha battuto agli ottavi, gli altri avversari non erano fra le favorite. Un cammino quindi piuttosto morbido rispetto a quello degli Azzurri.

MONDIALE U20, ITALIA-URUGUAY: COME GIOCA L'URUGUAY

L'Uruguay si schiera con un 4-2-3-1 molto compatto, dove l'uomo chiave è il ventenne Fabricio Diaz, mediano e all'occorrenza mezzala del Liverpool Montevideo. Diaz è un giocatore tatticamente molto intelligente che ricorda il Cuchu Cambiasso sia fisicamente sia per stile di gioco. Lui è l'uomo che tiene uniti i reparti e un buon 30% dell'ottima fase difensiva è merito suo. Parlavamo qualche riga più su dei 5 clean sheet su 6 partite giocate; citiamo quindi due difensori. Il primo è Alan Matturro, centrale e terzino appena prelevato dal Genoa. Diciottenne, ha già un fisico imponente (190 cm) e da buon sudamericano fa dell'aggressività il proprio punto di forza. L'altro centrale di ottimo livello è Facundo Gonzalez, di proprietà del Valencia. Diverso per caratteristiche da Matturro, Gonzalez è più un primo costruttore che non un difensore vecchia scuola. Tatticamente molto intelligente, guida la retroguardia dell'Uruguay come un veterano.
Una squadra quindi compatta ed attenta in fase di non possesso, praticamente impossibile da penetrare centralmente vista la presenza di due mediani di rottura e che ama giocare in ripartenza. Una tattica azzeccata e possibile grazie alla presenza della vera rivelazione del Mondiale: Anderson Duarte. Duarte è un'ala diciannovenne che gioca in patria, diventato unico riferimento offensivo dalla fase ad eliminazione contro il Gambia. Con una rete a gara, ha di fatto eliminato Usa e Isreale, oltre agli africani, praticamente da solo. Una vera intuizione di Broli. Il tecnico ha letto al meglio le caratteristiche di Duarte, cambiandogli il ruolo: baricentro basso, forza esplosiva e senso della gol da attaccante navigato. Per fisico e movenze ricorda molto Lautaro, dal quale ha preso spunto per lo smarcamento a rimorchio. I centrali azzurri sono avvisati.

(Credits: Getty Images)

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