Ancora una vittoria e i Denver Nuggets metteranno al dito l'Anello Nba. Miami è con le spalle al muro e a Butler e compagni servirà un miracolo per ribaltare una serie che vede gli avversari sul 3-1. Nella storia, solo i Cavs del 2016 di LeBron e Irving hanno sovvertito i pronostici, superando i Golden State Warriors. A Cleveland a quel tempo, giocava un certo Kevin Love che ora fa parte del roster di Miami; la sua esperienza sarà fondamentale per cercare la rimonta. Gli Heat ci credono ancora, forti delle convinzioni maturate in gara 2, mentre fuori campo la dirigenza sta lavorando per rafforzare il quintetto, facendo leva sulle parole di Lillard (qui l'approfondimento).
NBA FINALS: DENVER NUGGETS-MIAMI HEAT, IL RACCONTO DI GARA 4
Una gara 4 piuttosto particolare, segnata dall'assenza per buona parte del tempo di Jokic, rientrato negli spogliatoi per un lieve infortunio prima e tenuto in panchina per problemi di falli poi. L'aria della Florida infatti, sembrava tirare verso i padroni di casa ma l'imprecisione al tiro dei vari Adebayo (comunque in doppia doppia e migliore dei suoi), Strus e Vincent hanno permesso ai Nuggets di gestire l'assenza del centro serbo chiudendo i conti nel finale. Neanche Murray riesce a ripetere le prestazioni di gara 1 e 3, ma fa un lavoro extra per mettere in ritmo gli altri, sfornando 12 assist. Ringraziano Bruce Brown, Micheal Porter Jr. e soprattutto Aaron Gordon, autore di una prova incredibile. 27 punti con 11/15 dal campo, 6 rimbalzi e 6 assist, ma anche tantissimo lavoro sporco.
NBA FINALS: DENVER NUGGETS-MIAMI HEAT, COSA ASPETTARCI DA GARA 5
Malone aveva usato parole durissime dopo il ko di gara 2, accusando i propri ragazzi di mancanza d'impegno. Parole che hanno avuto l'effetto sperato. Caldwell-Pope si è trasformato in un difensore perimetrale eccezionale nelle due gare in Florida, Gordon si è caricato sulle spalle l'attacco dei Nuggets dopo la panchina di Jokic e il raddoppio costante su Murray: loro due saranno le chiavi di gara 5. Se ripeteranno le prestazioni recenti, per Miami sarà durissima. Gli Heat dovranno affidarsi all'esperienza di Kevin Love, ma soprattutto sperare che le sue bocche da fuoco siano in palla. Strus, Vincent e Robinson dovranno macinare punti dall'arco come fatto nella serie contro Boston o per i Nuggets sarà fin troppo facile difendere su Butler e Adebayo. L'uomo del destino per Spoelstra però, potrebbe essere quello che non ha ancora giocato un minuto in questi playoff: Tyler Herro. Lui potrebbe cambiare le carte in tavola e chissà se il coach di Miami non decida di rischiarlo. Herro creerebbe un grattacapo in più alla difesa di Denver, liberando spazio.
La domanda per gara 5 è una sola: si tornerà a Miami o Jokic d'ora in poi coccolerà i suoi cavalli con un Anello nuovo al dito?
(Credits: Getty Images)
