MOTOGP SACHSERING: MARQUEZ RESTA L'UOMO DA BATTERE

Submitted by federico.tireni on Fri, 06/16/2023 - 10:43
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Redazione
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Questo fine settimana sul tracciato del Sachsenring è in programma il Gran Premio di Germania, settima tappa del Motomondiale 2023. La MotoGP torna quindi subito in pista, senza soste, dopo il dominio della Ducati e di Pecco Bagnaia al Mugello. Il tracciato tedesco compone il calendario del Motomondiale dal 1998, nonostante il tracciato sia il frutto di una serie di modifiche culminate nel 2003. Il layout contemporaneo misura 3671m; la brevità e l’asimmetria del suo disegno ne segnano le caratteristiche fondamentali, con quattordici curve totali di cui 10 a sinistra e solamente 3 a destra. Superato il tortuoso tratto ad ‘Omega’ che da curva 1 porta a curva 4, dalla curva 5 sino alla curva 10 le gomme subiscono uno stress sulla spalla sinistra di ben 40 secondi consecutivi, per poi affrontare, con la spalla destra decisamente sotto-temperatura, l’insidiosa curva Waterfall, una piega che immette in picchiata alla penultima curva in discesa. Il re indiscusso di questo piccolo toboga sinistrorso è Marc Marquez, capace di trionfare ininterrottamente a tutte le edizioni disputate in MotoGP dal 2013 al 2021.

 

PRONOSTICI

La misterica armonia fra il tracciato tedesco e il fenomeno di Cervera porta i bookmakers a vedere proprio in Marc Marquez il potenziale favorito per la domenica. Va, tuttavia, tenuto conto dalla problematica situazione tecnica della Honda, penultima in classifica costruttori, davanti solamente alla Yamaha, che conta, però, sole due moto sullo schieramento rispetto alle quattro della casa di Tokyo. ‘El Cabroncito’ proprio al termine della gara del Mugello, conclusa nella ghiaia della Bucine, ha indetto una riunione con i vertici Honda per esprimere tutta la sua insoddisfazione circa lo sviluppo della moto, dando adito a rumorose voci di mercato che lo vedrebbero orientato verso nuovi lidi. Sicuramente gli infortuni di Mir e Rins (entrambi assenti in Germania) e i due zero consecutivi di Marquez, attestano lo stato di ingestibilità della RC213V, sempre pronta a tradire e ferire i suoi piloti. La vittoria ottenuta qui dall’otto volte Campione del Mondo nel 2021, in una condizione di sofferenza fisica ancora estremamente accentuata per via dell’infortunio di Jerez 2020, consegna, tuttavia, l’impressione di un pilota capace di sopperire a qualsiasi mancanza tra i saliscendi tedeschi.

A stretto contatto in termini di quote troviamo il leader di classifica della MotoGP Pecco Bagnaia, fresco fresco di champagne e hot-dog dopo l’idilliaco Gran Premio d’Italia. Lo stato di grazia manifestato dal numero 1 di Borgo Panigale lo ha reso immune a ogni errore e imperfezione, dimostrando consapevolezza e maturità in quelle situazioni di vantaggio che in passato aveva fatto fatica a gestire con la necessaria freddezza. Ma stavolta il torinese è stato impeccabile, raggiungendo Andrea Dovizioso a quota 14 vittorie nel Mondiale e permettendo alla Ducati, per la prima volta nella storia, di monopolizzare il podio del Mugello, arricchito dalla quarta piazza di Luca Marini. Insomma, la supremazia Ducati è evidente e senza le tre cadute rimediate in Argentina, Texas e Le Mans, oggi Pecco avrebbe oltre 80 punti di vantaggio sul primo inseguitore. Lo scorso anno il Sachsenring rappresentò per Bagnaia il punto più critico e, insieme, il punto di svolta di una stagione MotoGP rivelatisi poi gloriosa. I 91 punti di svantaggio da Fabio Quartararo, vincitore nel 2022, diventarono, gara per gara, lo stimolo per trovare il giusto livello di soddisfazione; quest’anno sono presenti tutte le premesse per ritoccare il terzo posto ottenuto in Moto2 nel 2017, ancora oggi miglior risultato di ‘Nuvola Rossa’, e riportare in Ducati una vittoria che in Germania manca dal 2008.

Dopo l’assolo del Team Ducati Factory al GP d’Italia, patisce un distacco di 21 punti in classifica l'alfiere del Team Mooney VR46 Marco Bezzecchi, secondo e combattivo nella Sprint del sabato, ma deluso dall’ottavo posto al traguardo di domenica fra le colline toscane, probabilmente rallentato in quest’occasione da un difetto alla gomma anteriore. Il talentuoso pilota romagnolo ha, però, il carattere per rilanciare immediatamente la sfida senza perdersi d’animo. Bez vanta al Sachsenring un palmares migliore rispetto a quello di Pecco, grazie al secondo posto raccolto nel 2018 in Moto3 e il podio in Moto2 del 2021.

Prosegue sulla strada della continuità Jorge Martin che, dalla vittoria del sabato di Le Mans, non ha più voluto saperne di scendere dal podio, raccogliendo due secondi posti e un bronzo tra Sprint e gara classica di MotoGP. ‘Martinator’ sembra finalmente aver trovato la giusta armonia tra la sua proverbiale esplosività e quell’accortezza alla gestione finora un po' mancata nel processo di adattamento alla Desmosedici del Team Pramac. Chissà se il sugello a questo processo di crescita non possa giungere proprio in Sassonia, dove trionfò nel 2018, anno del suo Mondiale nella classe cadetta.

Attenzione anche alla KTM, specialmente quella di Jack Miller qui a podio lo scorso anno. La RC16, dopo aver patito le lunghe percorrenze del Mugello, potrebbe trovarsi a suo agio fra gli angoli dell’intricato circuito di Germania.

Prosegue la crisi nera di Yamaha, con uno sconsolato Fabio Quartararo che non vedo alcuna chance di rivivere i fasti dello scorso anno.

 

MOTO2

Nella classe di mezzo continua a consumarsi la lotta di altissima qualità tra Pedro Acosta e Tony Arbolino. Lo spagnolo è stato imprendibile in Italia, risultando il più veloce dal primo turno di libere del venerdì sino alla domenica, rifilando sei secondi al suo diretto rivale. Tony conserva, però, la vetta della classifica (+20), raccogliendo il massimo in un weekend in cui è mancata la rapidità dei giorni migliori ma non la consistenza necessaria per portare a casa i mondiali. La sfida proseguirà certamente al Sachsenring, pista decisamente gradita al nativo di Mazarròn, vista la vittoria del 2021 e il secondo posto dello scorso anno, risultati giunti all’esordio sia in Moto3 che in Moto2. La maggiore esperienza dovrebbe garantire, secondo le previsioni, un weekend di grazia all’alfiere del team Red Bull KTM Ajo. Mai a podio, invece, l’italiano in terra tedesca.

 

MOTO3

Coltello fra i denti fino all’ultimo metro e battaglia vinta al fotofinish. Si può racchiudere così il secondo successo consecutivo, terzo stagionale, di Daniel Holgado, ora in vetta alla classifica con 35 punti di vantaggio su Jaume Masia. Il gioiellino di casa KTM Ajo ci ha preso decisamente gusto e le previsioni per la gara di Germania seguono la sua scia. A dargli filo da torcere ci penserà Ayumu Sasaki che, al suo secondo podio di fila in Italia, ha ritrovato la competitività necessaria e la fiducia per lottare al vertice, nonostante i 50 punti di svantaggio accumulati. Né l’iberico né il giapponese hanno mai solcato il podio del Sachsenring, lo scorso anno interamente composto da piloti ora schierati in Moto2.

 

(Credits: Getty Images)

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