LA MOTOGP AD ASSEN PRIMA DELLE VACANZE ESTIVE. È LOTTA A TRE FRA BAGNAIA, MARTIN E BEZZECCHI

Submitted by mattia.todisco on Fri, 06/23/2023 - 10:40
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Redazione
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La MotoGP si appresta a scendere in pista per la terza volta consecutiva in tre settimane, prima di guadagnare le meritate ferie estive. Il palcoscenico del seguente week-end sarà uno degli appuntamenti più ‘sacri’ del calendario, vale a dire il Dutch TT. Ora rinominato secondo le esigenze contemporanee Gran Premio d’Olanda, la tappa in questione ha preso parte nel calendario di ogni singola stagione del Motomondiale dal 1949 ad oggi (unica eccezione il 2020, causa Covid).

La lunga tradizione di questo Gran Premio rende il Dutch TT una delle tappe più affascinanti e prestigiose della stagione. Soprannominato ‘l’Università delle moto’ il tracciato di Assen misura ad oggi 4542m e conta di 21 curve totali. Le caratteristiche del circuito sono in parte state mutate dalle importanti modifiche apportate dal 1984 al 2006, che hanno ridisegnato la parte iniziale del tracciato, rendendola più lenta e banale. Ma nonostante queste ‘ristrutturazioni’ il TT non ha perduto la sua essenza, rimanendo una pista tecnica ed estremamente veloce.

Il pilota che più di tutti è riuscito a raccogliere dalla rapida danza di Assen in master class è stato Valentino Rossi, autore di ben 8 successi. Tra i centauri in attività si registrano due successi per Marc Marquez, ed uno a testa per Miller, Vinales, Quartararo e Bagnaia.

Pronostici

La flotta Ducati non smette di dettar legge nella classe regina del motociclismo. Al Sachsenring è stata sfatata una delle ultime piste tabù per la Rossa, piazzando al traguardo di domenica cinque Desmosedici nei primi cinque e otto nei primi nove. Un’egemonia tecnica di cui si fa fatica a trovare analogia nella storia. È impossibile, dunque, non affidarsi ai piloti della casa di Borgo Panigale per rintracciare il potenziale favorito del Gran Premio d’Olanda. In quest’ottica le quote premiano il leader della classifica Francesco Bagnaia, in forza al team Ducati Factory, reduce dal doppio secondo posto di Germania.

Bagnaia ha vinto qui lo scorso anno, dando il via all’operazione rimonta sui 91 punti di vantaggio accumulati da Fabio Quartararo. Quest’anno la musica è però ben diversa ed il numero 1 si trova nella condizione di difendere il primato in classifica, assottigliatosi a 16 punti dopo le due vittorie di Jorge Martin al Sachsenring. Il pilota del team Ducati Pramac, mandati in soffitta infortuni ed un feeling mai sbocciato con la GP22, quest’anno ha ricominciato a mitragliare risultati da top rider con una costanza mai mostrata sinora in MotoGP. Il venticinquenne nativo di Madrid con il doppio trionfo tedesco è arrivato al suo sesto podio consecutivo tra Sprint e gara classica, ma oltre ai numeri è la qualità alla guida a dover necessariamente impensierire Pecco Bagnaia. In Sassonia ‘Martinator’ ha dato la sensazione di aver ritrovato solidità e velocità espresse nelle categorie minori e viste solo a sprazzi in MotoGP. Nel confronto di nervi e traiettorie, terminato sul traguardo con 64 millesimi di differenza tra i due, il pilota Pramac non ha commesso una sola imprecisione, padrone di un passo fenomenale e autore di una difesa caparbia sugli attacchi accennati del Campione in carica.

A fare le spese del week-end da illuminato di Martin è stato anche Marco Bezzecchi, a cui è stato strappato il ruolo di primo inseguitore dopo due gare leggermente sottotono. Il Bez sembra però aver ereditato da Valentino Rossi, suo Maestro nella VR46 Academy, la predilezione assoluta per il circuito olandese, dove lo scorso anno riuscì ad aggiudicarsi il suo primo podio all’anno di debutto in MotoGP. Tra i rapidissimi curvoni di Assen lo spirito estremamente generoso dell’alfiere Mooney VR46 potrebbe tornare a far suonare trombe di allarme per i due parimarca che lo precedono. La sfida olandese tra Martin e Bezzecchi è già andata in scena nel 2018, quando i due erano in lotta per il titolo di Moto3. In quell’occasione l’italiano terminò purtroppo in ghiaia la sua corsa quando era in piena lotta per la vittoria, portata a casa proprio da Martin.

Attenzione anche a Johann Zarco, compagno di squadra di Martin in Pramac, primo e secondo in Olanda durante gli anni dei suoi due titoli in Moto2 (2015 e 2016). Il francese arriva dal terzo podio domenicale consecutivo e la sua gentilezza nel trattare gli pneumatici potrebbe garantirgli un’ottima performance su di un tracciato così rapido. Tra i possibili outsider inseriamo poi le due KTM ufficiali di Brad Binder e Jack Miller, sempre poco prevedibili ma finora una presenza fissa nelle posizioni di vertice della MotoGP. La speranza ci porta infine a credere in una svolta Aprilia con Aleix Espargaro e Maverick Vinales, Assen può infatti venire incontro tanto alle caratteristiche tecniche della RS-GP quanto alle inclinazioni dei due piloti iberici, entrambi autori qui di ottime performance.

Reputiamo purtroppo fuori dai giochi Marc Marquez e Fabio Quartarato, Honda e Yamaha, per un divario tecnico che pare solo continuare ad aumentare, infliggendo pene al corpo ed all’animo dei propri portacolori.

(Credits: Getty Images)

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