La Champions League sta per cambiare format, anche se soltanto a partire dalla stagione 2024/2025. Come è stato annunciato diverso tempo fa dall’Uefa, infatti, le partecipanti alla fase a gironi passeranno ad essere 36, rispetto alle attuali 32. Non ci sarà più la divisione in otto gironi, bensì un raggruppamento unico con la certezza di giocare un minimo di otto partite, quattro in casa e quattro fuori, contro altrettante avversarie che saranno decise per sorteggio tra quelle che partecipano alla competizione.
Altra grande novità è che non ci saranno le retrocessioni dopo la fase a gironi. Chi giocherà la Champions League ed uscirà dal torneo, non avrà modo di rifarsi in Europa League. Le partite si giocheranno da settembre a gennaio e a qualificarsi per gli ottavi saranno le prime otto della graduatoria, più le vincenti degli spareggi con protagoniste le squadre dal nono al venticinquesimo posto.
La grande novità, molto interessante per i club italiani, è come verranno distribuiti i quattro slot mancanti rispetto all’attuale format. Il primo sarà a favore della Federazione attualmente quinta nel ranking Uefa, quindi attualmente ad usufruirne sarebbe la Francia. Il secondo verrebbe invece riempito con una delle formazioni vincitrici del proprio campionato tra quelli oggi non considerati come top, quindi anche in questo caso l’Italia non sarebbe tra queste.
Gli altri due “buchi” rappresentano invece la notizia che può cambiare il destino delle società di Serie A. Saranno infatti destinati alle Federazioni che meglio si saranno comportate nelle competizioni europee dell’annata precedente. Giusto a titolo di esempio, se il cambio ci fosse stato già quest’anno ad usufruirne sarebbe stato proprio il nostro campionato, visto che solo l’Inghilterra ha avuto un risultato complessivamente maggiore. Le due squadre in più sarebbero quindi state una inglese e una italiana, la quinta classificata della Serie A.
A maggior ragione sarà quindi importante far bene non solo come singola squadra, ma come movimento, ripetendo quanto fatto vedere dalle tre italiane che si sono qualificate alle finali di Champions League (Inter), Europa League (Roma) e Conference League (Fiorentina), ma anche dal Milan arrivato alle semifinali di Champions, al Napoli uscito ai quarti o alla Juventus fermata al penultimo atto in Europa League, eliminata dal Siviglia.
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