WELCOME TO PARADISE: NEW ENTRY IN PREMIER LEAGUE 2023/24

Submitted by marco.dimilia on Sat, 07/29/2023 - 08:05
Hero image
Autore
Adam Grapes
news date
News di tipo evento?
No

Concludiamo questa miniserie in Inghilterra, dove tre “piccoline” vengono a tentare la fortuna in Premier League. Chissà quanti punti riusciranno a guadagnare, in ogni caso un voto alto lo meritano per i loro stadi, tutti costruiti e mantenuti strettamente in uno stile inglese.

 

Burnley

Burnley è una cittadina nel nord ovest dell’Inghilterra, di soli 80.000 abitanti. Nonostante le sue piccole dimensioni ha avuto una storia abbastanza notevole nel calcio inglese, con due titoli conquistati nel 1921 e nel 1960, nonché una delle cinque squadre ad avere vinto tutti i quattro campionati professionisti. I periodi di gloria sembravano lontani negli anni ’80 e nell’ultima giornata della stagione 1986/87 ha rischiato la retrocessione dalla quarta divisione al calcio dilettante, solo una vittoria contro il Leyton Orient e la sconfitta di Lincoln ha salvato Burnley da un triste destino. Gli anni ‘90 ha visto un progressivo miglioramento e finalmente nel 2009 la squadra ha esordito in Premier League. Nonostante la modernizzazione del calcio inglese, una trasferta a Burnley mantiene sempre delle vecchie tradizioni, lo stadio è vicino al centro della città e i tifosi ospiti sono invitati a bere al bar del club di cricket che è accanto al Turf Moor. La curva ospiti è in una gradinata che è rimasta intoccata degli anni ’70, i seggiolini di legno sono originali e l’atmosfera è davvero molto calda.

Per arrivare a Burnley bisogna prendere un treno locale, uno di quelli con solo due carrozze che girano nel nord del paese. Nonostante sia una piccola città conta comunque ben tre stazioni, quelle di Burnley Central e Burnley Manchester Road sono quelli più vicini a Turf Moor. Questa rubrica ormai sta diventando anche una guida turistica!

La scorsa stagione

Questa stagione è stata quasi un passaggio di salute, con promozione confermata quando mancavano ancora sette giornate, un record. Un paio di pareggi e una sconfitta dopo che la promozione era ormai assicurata ha fermato il tentativo di record numero di punti stagionali (chiusi a 101, il Reading ne ha fatti 106 nella stagione 2005/06) ma questi punti persi hanno dato la possibilità al Burnley di vincere il campionato a Ewood Park, la casa dei nemici storici del Blackburn Rovers. Ce l’ha fatta vincendo 1 a 0 e sicuramente ogni tifoso avrebbe sacrificato questo record per la conferma del campionato proprio sul campo dei B******o Rovers, il nome affezionato riservato ai cari cugini. L’allenatore Vincent Kompany ha rivoluzionato la squadra, creando la rosa quasi da zero e inaugurando uno stile di calcio molto diverso a quello che i tifosi hanno visto negli anni scorsi. Sicuramente durante l’estate ha ricevuto diverse offerte da altre squadre, ma è rimasto fedele ai colori e inizierà l’avventura in Premier League contro il Manchester City, ovvero la squadra dove ha vinto tanto come giocatore.

L’ultima volta in Premier

Il Burnley è stato retrocesso alla fine del 2021/22 dopo sei stagioni in Premier League. Durante quel periodo, sotto il comando di Sean Dyche è diventata una banda molto tosta e difficile di battere. La squadra ha partecipato anche all’Europa League nel corso del 2018/19, ma purtroppo dopo è andato tutto storto. Nel dicembre 2020 una società americana ha comprato il club, la prima volta della storia che il proprietario non è stato qualcuno locale. Durante il 2021/22 era chiaro che qualcosa non andasse bene, il Burnley stava perdendo le partite senza alcuna resistenza, una cosa mai capitata nelle stagioni precedenti. È cambiato il rapporto tra Dyche e i suoi giocatori, un po’ stanchi delle stesse tattiche e gli stessi approcci alle partite. È stato così esonerato poche settimane prima della fine della stagione, ma ormai il danno era già stato fatto.

Sheffield United

Rimanendo nel nord del paese, passiamo dal Lancashire allo Yorkshire, dove si trova la città di Sheffield. È una città con due squadre, il Wednesday (nominato così perché giocava sempre il mercoledì) si trova nel nord della città mentre Bramall Lane, la casa dello United si trova quasi nel centro città. È il fratellino del Wednesday per quanto riguarda l’età visto che è stato fondato nel 1889 mentre i cugini sono una delle squadre più antiche del mondo, nata addirittura nel lontano 1867. Chiaramente c’è una grossa rivalità tra le due compagini e i veri tifosi del Wednesday rifiutano perfino di mangiare la pancetta perché somiglia alle magliette dello United!

Lo Sheffield United ha trovato subito il successo, vincendo il titolo prima dell’inizio del nuovo secolo e trionfando ben quattro volte in FA Cup. Nel 1927, lo Sheffield United è diventata anche la prima squadra protagonista di una radiocronaca in una partita contro l’Arsenal. Per aiutare gli ascoltatori era stato pubblicato un foglio con il campo diviso in varie zone numerate e i radiocronisti nominavano le zone mentre durante la partita. Diciamo che quasi cento anni dopo la tecnologia è migliorata un pochino!

È rimasto nella prima divisione fino al 1934, passando poi i successivi trent’anni girando tra la prima e la seconda divisione. Come il Burnley, gli anni ’80 sono stati quelli da dimenticare, retrocesso fino alla quarta divisione nel 1982, prima di tornare nella First Division nel 1990 e da quel momento è tornato a passare le stagioni tra la prima e la seconda divisione. Fino agli anni ’70 lo stadio dello Sheffield United, Bramall Lane, è stato utilizzato anche per il cricket, con una gradinata e due tribune da un lato, mentre sull’altro c’era lo spogliatoio e la tribunetta per il cricket.

La curva dietro la porta è rimata strutturalmente invariata dai tempi del cricket, con l’unico aggiornamento dell’inserimento dei seggiolini al posto delle gradinate nella zona inferiore. Il South Stand, costruito dopo l’addio di cricket a Bramall Lane, è ancora presente. È uno stadio capace di generare un bel rumore, soprattutto quando la squadra sta facendo delle belle cose in campo. Ci vorrà proprio questo dodicesimo uomo nella stagione. Nel nord Inghilterra si mangia bene, ma non necessariamente in modo poco calorico. I dirigenti dello Sheffield United ne sono consapevoli e hanno inserito un “Wider Turnstile”, un tornello più largo per aiutare i tifosi più robusti a entrare allo stadio senza eventuali blocchi imbarazzanti!

La scorsa stagione

Come il Burnley, lo Sheffield United ha sofferto poco durante le ultime giornate del Championship, con una lunga striscia di risultati positivi tra la fine del 2022 e l’inizio della 2023 ha dato la possibilità ai Blades (questo soprannome viene dal fatto che la città di Sheffield è conosciuta per l’industria dei coltelli) di ottenere la promozione con tre giornate di anticipo dopo una vittoria contro il West Bromwich Albion. La squadra è riuscita anche ad arrivare alle semifinali di FA Cup, perdendo poi 3 a 0 contro il Manchester City, vediamo se riusciranno in una vendetta in Premier League quest’anno!

L’ultima volta in Premier

Lo Sheffield United ha segnato il primo gol della storia della Premier League nell’agosto 1992, un colpo di testa di Brian Deane contro il Manchester United ma dopo quell’inizio forte, non ha passato poi tante stagioni nel massimo campionato. L’ultima avventura si è conclusa nel 2021 dopo due stagioni. La prima dopo la promozione è andata benissimo con un nono posto in classifica ma la stagione 2020/21 è andata davvero male, con una sola vittoria in 18 partite e la retrocessione quasi inevitabile ancora prima di Natale.

 

Luton Town

Ora passiamo al fairytale di Luton, una squadra che dieci anni fa si stava preparando per la stagione di Conference Premier, il quinto livello del calcio inglese. La sua storia è iniziata nel 1885, giocando un po’ in tutti i campionati professionisti fino al 2009 quando è stato retrocesso al calcio dilettante, grazie principalmente a una punizione da 30 punti per irregolarità finanziarie. Anni fa la città di Luton, a circa 30 km nord da Londra, era conosciuta per la fabbrica dei cappelli, da cui deriva il suo soprannome, The Hatters. È una delle poche squadre in Inghilterra, insieme al Blackpool che gioca con la maglia arancione, dopo un cambio in 1973 dai colori precedenti in bianconero.

Lo stadio è quello più piccolo della storia della Premier League, con veramente poco spazio per crescere visto che è vicinissimo alle case da tutti i quattro lati. La squadra ha ricevuto il permesso del comune per costruire un nuovo stadio, ma nel frattempo deve resistere a Kenilworth Road. Quest’estate sta facendo dei lavori sul Bobbers Stand, principalmente per aumentare la capacità della tribuna stampa, ma di certo non sarà pronto per l’inizio della stagione: la prima partita casalinga contro il Burnley schedulata per il 19 agosto è già stata rinviata. Sicuramente avrete già visto le immagini dei tornelli per entrare nella curva ospiti a Kenilworth Road, fanno proprio parte delle case. Aggiungo un’altra cosa, chi entra da questi tornelli avrà fame quando sarà in curva, perché questa è la zona asiatica della città e la cucina dei ristoranti del quartiere genera degli odori fantastici. Ricordo una partita serale tra il Luton e il Southampton, quando entrando nella curva ospiti verso le 19.30, proprio all’ora di cena, l’odore delle spezie era davvero incredibile. Sarebbe il caso di bussare per chiedere se avanza qualcosa!

La scorsa stagione

Durante la Regular Season, il Luton ha chiuso la sua corsa al terzo posto arrivando così alla fase play-offper la seconda stagione di fila. Due anni fa ha perso nelle semifinali contro l’Huddersfield, ma questa volta ha superato il Middlesbrough prima di incontrare il Coventry City nella finale di Wembley. La partita è terminata a 1-1 prima di arrivare ai maledetti calci di rigore, un’intera stagione basata sui tiri dagli undici metri. Dopo i primi dieci tiri nessuno ha fallito la prova, quindi Dan Potts ha segnato per il Luton e tutto il peso della situazione è andato sui piedi del Fankaty Dabo, che purtroppo ha tirato in fila Z della curva dei tifosi del Luton, dietro la porta. Probabilmente l’esito finale è stato anche giusto tutto sommato, perché durante la stagione il Luton ha ottenuto dieci punti in più del Coventry, ma non ci voleva un metodo così crudele per stabilirlo.

L’ultima volta in Premier

Il Luton non ha mai giocato in Premier League, solo in First Division che è stato il massimo campionato fino al 1992. Questo è stato proprio l’anno in cui il Luton è stato retrocesso, alla fine della stagione 1991/92. Adesso c’è molta simpatia verso Luton Town, il Davide che sta tentando la fortuna contro Golia, ma nel ‘92 la situazione era molto diversa. Solo qualche anno prima, il presidente di Luton, David Evans aveva deciso di aprire lo stadio solo ai soci, cioè solo ai tifosi del Luton. I tifosi ospiti sono stati sempre una parte integrante del calcio inglese, è un diritto fondamentale andare in trasferta a vedere la propria squadra.

Solo pochi tifosi, principalmente quelli con un parente che aveva un indirizzo vicino a Luton potevano entrare a Kenilworth Road dal 1986 fino al 1991. Ironicamente la prima stagione che ha visto il rientro dei tifosi ospiti a Luton ha visto la retrocessione della squadra. L’antipatia verso il Luton è cresciuta anche per via del campo sintetico che aveva in quel periodo, insieme a QPR, Oldham e Preston. I campi sintetici dell’epoca erano completamente diversi da quelli moderni, era quasi come giocare su un cemento verde, con rimbalzi allucinanti e ginocchia sanguinati! Fortunatamente, ora con tifosi ospiti presente insieme all’erba, l’opinione pubblica di Luton Town è molto più positiva.

 

Adam Grapes

(Credits: Getty Images)

Template News
Post
Fonte della news
SN4P
Sport di Riferimento
Calcio