Dopo che l’Atalanta ha soffiato Gianluca Scamacca all’Inter, per Beppe Marotta e Piero Ausilio è il momento di cercare alternative. La prima è una pista che i nerazzurri non hanno mai abbandonato, Folarin Balogun, di proprietà dell’Arsenal ma in rotta di collisione con Arteta: dopo l’annata in prestito allo Stade Reims con 21 reti si aspettava maggiore considerazione già nel precampionato e invece l’estate non è andata come si attendeva.
Ad Ausilio, in compenso, il ventiduenne newyorkese con passaporto britannico piace molto. Ricorda in parte un altro “Balo”, quello cresciuto nella Primavera interista ormai quasi due decenni fa. Non tanto per struttura fisica, più piccolo, veloce e agile lo statunitense a fronte di un “collega” con maggiore struttura fisica, quanto per la capacità di calciare negli ultimi metri, valida anche sui calci di rigore e per lo sguardo impassibile in alcuni momenti. Balogun ha impressionato con lo Stade Reims. Ha una velocità di base da esterno e possibilità realizzative da punta centrale. Certo, Inzaghi preferirebbe un elemento più simile nelle caratteristiche a Edin Dzeko, che ha appena lasciato i nerazzurri o allo stesso Scamacca. Un “9” vero e proprio, con più stazza.
Balogun ha dimostrato in Ligue 1 di sapere anche come si gioca spalle alla porta, anche se non è il primo punto di forza, ma è evidente che gli manchi qualche chilo per garantire il tipo di gioco che faceva Dzeko e che le sue capacità si possano vedere meglio in campo aperto.
Chiaramente i ragionamenti in casa Inter, oltre che di carattere tecnico ed economico (l’Arsenal chiede 40 milioni di euro ma potrebbe “ammorbidirsi” col passare delle settimane) sono legati a una questione di continuità. Balogun è giovane, quella terminata la scorsa primavera è stata la prima vera stagione di altissimo livello per lui. In quella precedente aveva disputato sei mesi al Middlesbrough con 3 reti in 18 presenze, da gennaio a giugno. Potrebbe essere stato un isolato anno d’oro oppure l’avvio di una brillante carriera. All’Inter sembrano convinti della seconda ipotesi.
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