BACK TO THE FUTURE: CHELSEA - LIVERPOOL

Submitted by marco.dimilia on Sun, 08/13/2023 - 12:27
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Adam Grapes
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Sembra solo ieri che vi ho raccontato l’ultima giornata di Premier League 2022/23, chiudendo la serie con Southampton vs. Liverpool. Ormai non c’è più molto da dire sul Southampton, almeno per un anno, ma per una strana coincidenza il Liverpool è protagonista anche di questa prima puntata della nuova stagione, giocando il big match della giornata in trasferta a Stamford Bridge contro il Chelsea, in uno stadio dove si è fatta la storia nel 1986.

 

Chelsea – Liverpool: Premier League, Stamford Bridge, Londra, 13 agosto 2023

Si può dire che entrambe le squadre non possono permettersi una stagione peggiore di quella appena passata, soprattutto il Chelsea che ha chiuso i giochi al dodicesimo posto. Mauricio Pochettino sembra essere un’ottima scelta come nuovo allenatore, conoscendo bene lo stato della Premier League dopo varie annate con Southampton e Tottenham. La rosa ha fatto una specie di rivoluzione con la partenza di tanti giocatori internazionali di esperienza e l’arrivo di molti giovani. Manca ancora qualcuno che potrebbe garantire alla squadra una ventina di gol e purtroppo l’attaccante in arrivo dal Lipsia, Christopher Nkunku, si è infortunato in un’amichevole estiva restando così indisponibile fino a novembre.

I giovani più interessanti si trovano soprattutto in difesa. Reece James è stato assente a lungo per infortuni nella scorsa stagione, ma assomiglia tanto a Trent Alexander Arnold nel suo ruolo di terzino destro, un vero pericolo in attacco. Il centrale Levi Colwill è stato uno dei protagonisti nella vittoria dell’Inghilterra agli Europei Under 21 e torna ora al Chelsea dopo un’ottima stagione in prestito al Brighton. La mancanza di partite europee infrasettimanali potrebbe poi essere un vantaggio, dando quindi più tempo a Pochettino per lavorare con questi giovani.

Dal lato di Liverpool, invece, le partite europee si giocheranno il giovedì sera per la prima volta dal 2016 per via del quinto posto ottenuto in campionato. I tifosi del Liverpool hanno lamentato soprattutto due cose quest’estate, l’Europa League e l’Arabia Saudita. La prima viene considerata come un ostacolo a un successo in Premier League considerando anche che le partite della domenica non sono molto popolari in Inghilterra, a causa del servizio ridotto dei mezzi pubblici quel giorno. La seconda poi ha rovinato il centrocampo della squadra dato che sia Fabinho sia Henderson sono in partenza verso i sauditi.

Dopo gli acquisti di MacAllister e Szoboszlai il centrocampo sembrava ben messo, ma adesso Klopp deve cercare di nuovo qualche rinforzo prima che chiuda il mercato. Davanti la rosa sembra ben messa, Luis Diaz e Diogo Jota torneranno dopo aver saltato un bel po’ della scorsa stagione, forse qualche rinforzo in difesa sarebbe utile, ma in ogni caso se si segnano più reti dall’avversario non ci sono mai grossi problemi!

Gli ultimi quattro scontri diretti sono tutti terminati con lo stesso risultato, 0-0 – le due partite di Premier e le due finali di Coppa della stagione precedente, vinte dal Liverpool dopo i calci di rigore. Speriamo che non ci sia una quinta di fila, sulla carta sembra difficile, ci vorrebbe una festa di gol per bilanciare la mancanza di reti delle ultime partite.

 

Chelsea – Liverpool: First Division, Stamford Bridge, Londra, 3 maggio 1986

Kenny Dalglish è diventato giocatore-allenatore nell’estate di 1985, un ruolo molto popolare all’epoca nel calcio britannico, i più famosi insieme a Dalglish sono stati Graeme Souness, Glenn Hoddle, Ruud Gullit e Gianluca Vialli. Ormai è un’attività che non esiste quasi più adesso con la pressione moderna del calcio che non permette più questa doppia professione, infatti dal 2000 sono stati solo cinque i “player manager”, ma tutti per brevi periodi in attesa di una sostituzione permanente.

Tornando a Dalglish, si trattava chiaramente di un ruolo molto difficile per lui e non tutti erano convinti di questa scelta, seguendo la scia di leggende quali Shankly, Paisley e Fagan. Il punto di forza erano i suoi colleghi, quelli in campo con tanta esperienza come Hansen, Lawrenson, Rush e Whelan e anche i suoi assistenti Roy Evans e Ronnie Moran, che facevano parte del famoso Liverpool “Boot Room”, la stanza delle scarpe dove erano decise tutte le tattiche e le mosse vincenti.

Dopo due mesi dall’avvio di stagione il Liverpool aveva perso solo due partite, ma sembrava un campionato già finito perché il Manchester United ne aveva vinte ben dieci di fila. Sicuramente la vittoria più soddisfacente fu quella contro l’Everton in trasferta quando i campioni in carica vennero battuti per 3-2. Al momento del derby di ritorno la situazione era però molto diversa, l’Everton aveva vinto 2-0 ad Anfield, superando il Manchester United in cima della classifica con un vantaggio di otto punti sul Liverpool al terzo posto. Ma quella era anche l’ultima sconfitta della stagione per il Liverpool e con cinque vittorie di fila nel mese di aprile la squadra aveva raggiunto il primo posto all’inizio di maggio.

Il 3 maggio si giocava la penultima giornata e una vittoria avrebbe garantito il titolo al Liverpool. Le due squadre che potevano superarlo, l’Everton e il West Ham si sfidavano in uno scontro diretto l’ultima giornata, in programma appena due giorni dopo, ma i tre punti in palio a Stamford Bridge avrebbero reso questa partita solo un amichevole di fine stagione. Il Chelsea aveva vissuto una stagione discreta, trovandosi sesto, un esito più che positivo per la sua seconda stagione dopo la promozione.

La partita in questione alla fine non è stata affatto spettacolare, giustamente visto il premio in palio, anche perché gli anni precedenti il Liverpool ha avuto pochi successi in casa del Chelsea, uscendo anche due volte dalla FA Cup su quel terreno. Il primo tempo è stato equilibrato, ma è stato il Liverpool ad andare in vantaggio con un gol al 23° minuto e il marcatore non poteva che essere Mister Dalglish. Dopo il gol il Liverpool ha chiuso i battenti e il Chelsea è riuscito a creare molto poco. In chiusura, la doppietta di Liverpool sembrava più che probabile, ma tutto sommato bastava un semplice 1-0 e i giocatori hanno festeggiato insieme ai 10.000 tifosi della curva ospiti di Stamford Bridge. La festa sarebbe continuata ad Anfield due giorni dopo con la presentazione del trofeo dopo la partita contro il Norwich. La settimana successiva il Liverpool ha completato l’opera, battendo l’Everton in finale di Merseyside Cup con una vittoria per 3-1 in rimonta contro i cugini.

La stagione d’esordio di Kenny Dalglish è finita nella migliore maniera possibile.

 

Adam Grapes 

(Credits: Getty Images)

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