Il mondo del calcio perde Carlo Mazzone. L'ex calciatore e tecnico di tantissime squadre in Serie A e non solo è morto a 86 anni. Nato a Roma il 19 marzo 1938 e per un anno calciatore in giallorosso nel 1958-'59, negli anni 60' è stato una bandiera dell'Ascoli per nove stagioni in Serie C. Con i bianconeri è poi rimasto da allenatore per altri sette anni, raggiungendo la promozione prima in B e poi in A. Da quel momento ha proseguito in una fortunata carriera in panchina che lo ha visto alla guida delle sue squadre, nelle categorie professionistiche, 1278 volte.
Anni di grandi soddisfazioni, una stagione e mezza a Catanzaro, poi altre cinque ad Ascoli e ancora Bologna, Lecce, Pescara, Cagliari, l'adorata Roma in cui spinge all'esordio in Serie A un giovanissimo Francesco Totti. Ancora Cagliari, Napoli, Bologna, Perugia e infine Brescia, tre anni allenando gente come Baggio (che lo considera un secondo padre), Guardiola, Toni. Famosissima la corsa sotto la curva dell'Atalanta al 3-3 siglato dal numero 10 delle rondinelle, dopo essere stato insultato per gran parte della gara. L'ultima panchina al Livorno, dopo altri due anni a Bologna.
"Carlo Mazzone è stato un simbolo del calcio. Era il decano degli allenatori, con il record di quasi 800 panchine in serie A. Ha dato tantissimo a questo sport sotto ogni profilo, tecnico, sportivo e umano. La Lega Serie A si unisce commossa al cordoglio della famiglia e di tutti i tifosi italiani", ha dichiarato il presidente di Lega, Lorenzo Casini.
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