Nel GP che ha visto l'ennesima vittoria di Verstappen, il più veloce anche a casa sua (perché, qualcuno aveva dubbi?), c'è stato anche un protagonista in negativo, Charles Leclerc, autore a suo malgrado di una dara in Olanda da dimenticare. Il pilota monegasco della Ferrari ha vissuto una domenica da incubo, incarnando il più classico del "può sempre andare peggio".
F1, LECLERC: UN WEEKEND DA DIMENTICARE
A Zandvoort, la gara di Leclerc si è chiusa al giro 43 con il ritiro dopo diversi inconvenienti tecnici e atmosferici che hanno ribaltato tutti i piani del Cavallino. A dir la verità, già le qualifiche del sabato avevano preannunciato una certa aria negativa in casa Ferrari, con Leclerc che è finito contro le barriere: da qui la nona posizione in griglia per la gara. Tra giovedì e venerdì poi, la monoposto era stata aggiustata attraverso la sostituzione del cambio prima e della Power Unit poi.
F1, LECLERC: LA GARA
La pioggia scesa su Zandvoort alla partenza ha penalizzato molti piloti, Charles in primis. Il cambio gomme una scelta giustissima, peccato che le intermedie non fossero pronte all'arrivo ai box. Risultato? Un ritardo di 13 secondi praticamente incolmabile. L'ala della Ferrari SF-23 inoltre, era stata danneggiata al via a causa di un contatto con Piastri, e quindi secondo pit stop forzato. Il colpo di grazia lo ha portato un danno al fondo del veicolo che ha causato il definitivo ritiro.
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