L'Atalanta è una delle squadre che ha cambiato di più sul mercato in questa sessione. Tanti movimenti, sia in entrata che in uscita hanno rivoluzionato il volto della Dea. Davanti Hojlund e Zapata hanno lasciato il posto a El Bilal Touré e Scamacca, mentre sugli esterni sono arrivati Holm e Bakker, con Mahele che ha salutato Bergamo per approdare in Germania, al Wolfsburg, per una cifra superiore ai 13 milioni di euro. Nella sua avventura in Serie A ha collezionato 96 presenze condite da 6 gol e 7 assist, uno dei quali in Champions League. Intervistato da un'emittente tedesca, Mahele si è soffermato sulla gestione di Gasperini, usando parole non proprio al miele per il tecnico piemontese.
ATALANTA: MAHELE AL VELENO SU GASPERINI
Una nuova sfida ma non solo, anche il rapporto con Gasperini ha pesato nella scelta di Mahele di cambiare aria:
"Avevo bisogno di una nuova sfida, una squadra in cui potessi avere un ruolo diverso rispetto a quello ricoperto all'Atalanta dove sei sempre a rischio panchina. Al Wolfsburg mi sento parte di una squadra e lo spogliatoio è più unito, c'è buonumore [...]"
Riguardo al Mondo Atalanta e alla gestione di Gasperini, Mahele ha usato parole dure:
All'Atalanta non c'era alcuna libertà, non avevamo tempo di goderci il tempo libero e l'allenatore voleva sempre l'allenamento nel pomeriggio. [...] C'era una approccio quasi dittatoriale di Gasperini, decideva tutto lui. [...]. Non ti senti una persona, sei un numero e con l'allenatore non hai alcun rapporto. Può tormentare qualcuno per cose strane, per esempio non voleva che portassi Hojlund con me in macchina. Era un po' una gestione basata sulla paura".
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