Novak Djokovic è tornato sul trono degli Stati Uniti. Non ha intenzione di fermarsi, il trentaseienne fuoriclasse serbo. Detiene già il record di Slam conquistati nella storia del tennis, che dopo ieri notte sono diventati 24 grazie alla vittoria in finale contro Medvedev. L'avversario che lo aveva battuto due anni fa facendogli saltare il "filotto" dei quattro Major, dopo aver conquistato Australian Open, Rolland Garros e Wimbledon. Stavolta Djokovic è arrivato a questo appuntamento avendo perso la finale a Londra contro Alcaraz, a sua volta sconfitto nella semifinale a New York proprio da Medvedev. Niente remake della grande sfida tra il giovane murciano e l'esperto belgradese, dunque, ma Medvedev arrivava con tutti gli onori al confronto diretto con Djokovic.
Non è riuscito, come fatto nel 2021, a contrastare il più quotato avversario. La vittoria di Djokovic è stata netta, arrivata in soli tre set (6-3 7-6 6-3). Il russo non ha ripetuto quanto aveva fatto vedere contro Alcaraz e dall'altra parte il serbo è sembrato essere arrivato più fresco alla partita. Il tabellone è stato sicuramente più in discesa per il vincitore di Flushing Meadows, che non ha lasciato scampo ad alcun avversario facendo eccezione per il solo terzo turno, quando ha incontrato il connazionale Laslo Djere ed è andato sotto di due set, prima di rimontare e vincere al quinto. Nelle altre gare nessun avversario ha mai vinto nemmeno un parziale.
La cattiva notizia per gli avversari è che la gestione della stagione (pochi tornei, quelli più importanti) sembra la ricetta vincente per allungare la carriera laddove i due grandi rivali pre-Alcaraz di Djokovic non sono riusciti ad arrivare. Federer si è ritirato, mentre Nadal ha annunciato il ritiro nel 2024 ma nelle ultime stagioni ha sempre dovuto fare i conti con lunghe soste per infortuni".
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